Bungalow irregolari non demoliti: il Tar annulla le multe del Comune

28 Settembre 2024

Accolti dai giudici amministrativi i primi 8 di 19 ricorsi presentati dai turisti di un campeggio al mare L’ente li ha sanzionati di 20mila euro ma non ne erano titolari: ora deve pagare le spese di giudizio

CASALBORDINO. Le prime 8 sentenze dei 19 ricorsi già discussi dinanzi al Tar Pescara da parte di turisti di un campeggio di Casalbordino sono nero su bianco: condannano il Comune al pagamento delle spese del giudizio, 2.500 ciascuno oltre accessori di legge e soprattutto accolgono il ricorso dei vacanzieri bloccando l’azione del Comune. L’ente aveva infatti sanzionato i ricorrenti di 20mila euro ciascuno per non aver demolito i bungalow del campeggio dove trascorrevano le vacanze estive perché considerati non a norma. E sono un centinaio le casette in questione e le persone coinvolte nella vicenda, turisti di diversi comuni abruzzesi e non solo che, dopo aver ricevuto la salata sanzione hanno presentato ricorso al Tar. E i giudici amministrativi hanno deciso che, non essendo proprietari dei bungalow ma semplici vacanzieri, non dovevano essere sanzionati.
Ma facciamo un passo indietro. Protagonisti della vicenda sono il Comune di Casalbordino, un camping della zona, il proprietario del terreno dove è sorto il campeggio e loro malgrado i turisti che usavano i bungalow da anni per le vacanze estive. Durante dei controlli il Comune ha rilevato delle irregolarità nel camping e con una ordinanza del 6 dicembre 2021 ha imposto che i bungalow costruiti venissero demoliti «in quanto realizzati in totale difformità dai titoli abilitativi e in zona vincolata» dal proprietario delle aree o del campeggio e dai turisti che li usavano. Ma alcuni turisti non hanno ottemperato all’ordine di demolizione e sono stati sanzionati dal Comune con multe di 20mila euro ciascuno. Ma all’arrivo delle multe gran parte di loro, che hanno trascorso lunghe estati felici nel camping e sulla costa, ha impugnato la determina e la sanzione e fatto ricorso al Tar. Tra questi ci sono molti lancianesi, addirittura un uomo che per 3 bungalow si è visto recapitare una sanzione di ben 60mila euro.
Rappresentati dall’avvocato Guerino Zulli del foro di Lanciano, in 19 hanno trascinato dinanzi al Tar il Comune Casalbordino, rappresentato dall'avvocato Andrea Filippini, per l’annullamento della determina del Comune avente ad oggetto “conferma dell’acquisizione al patrimonio comunale - ingiunzione della sanzione amministrativa pecuniaria - in ottemperanza all'ordinanza n.69 del 6.12.2021”; cioè l’annullamento della multa da 20mila euro. E il Tar ha accolto il ricorso perché, secondo i giudici, l’ente «si è limitato ad applicare il massimo della sanzione a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda - proprietario del terreno, del camping e turisti- senza analizzare le posizioni giuridiche di ciascuno e il potere che essi avevano sul bene e dunque sulla possibilità di adempiere all’ordine di demolizione». In pratica i turisti non essendo proprietari dei bungalow non avevano obblighi e non andavano sanzionati. Ora il Comune può impugnare le sentenze e presentare ricorso al Consiglio di Stato.
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