C'è la crisi, feste senza big della musica

Cartellone degli eventi più povero, nemmeno un euro da Provincia e Regione

LANCIANO. Nessun cantante di richiamo e festività della Madonna del Ponte all'insegna della sobrietà: il 177º Settembre lancianese sarà ricordato come la festa figlia della crisi. Il Comitato organizzatore, presieduto per il secondo anno da Marcello Basili, ha visto ridimensionarsi drasticamente il contributo di enti, attività commerciali e cittadini.

A questa situazione si è aggiunto l'appello del Comune ad evitare "spese folli" in un periodo nero per famiglie e lavoratori. Due serate su tre di concerti e big della musica in piazza Plebiscito sono un ricordo dei "tempi d'oro". Il giorno clou, il 16, quest'anno vedrà esibirsi artisti di tutto rispetto, ma ormai assenti dalle hit parade. A chiudere le festività patronali sarà un concerto di vecchie glorie, dai New Trolls a Jimmy Fontana, dai Cugini di campagna agli Homo Sapiens, con un'incursione di Piero Mazzocchetti. E' come aspettare la Nazionale di calcio e trovarsi davanti i campioni dell 1982. Contributi. Il budget del Comitato feste s'è assottigliato di circa 100mila euro rispetto allo scorso anno: sono 220mila euro i soldi con i quali organizzare 20 giorni di feste.

Il Comune, con 35mila euro, è rimasto l'unico contributo stabile; da Provincia e Regione nemmeno un centesimo. «Quest'anno la crisi si è fatta sentire», sottolinea il presidente del Comitato feste, Marcello Basili, che lo scorso anno si trovò ad affrontare le feste post terremoto dell'Aquila, «i contributi sono stati ridimensionati. Il cartellone non è all'altezza di quello dello scorso anno». Tagli. Il primo taglio riguarda il cantante di richiamo per la serata conclusiva, forse per il primo anno nella storia del Settembre lancianese. Saranno ridimensionati anche luminarie e fuochi pirotecnici che però non mancheranno nelle quattro serate. Niente lotteria e, in complesso, ci saranno meno eventi. «E' stata anche una precisa richiesta dell'amministrazione», dice il sindaco Filippo Paolini, «il Comune non può con una mano stanziare i soldi per l'anticipazione della cassa integrazione a chi ha perso il lavoro e con l'altra finanziare spese folli». 

Il programma.
Le Feste prenderanno il via domenica, alle 13, con il tradizionale sparo di mortaretti e batteria dalla Torre civica. Stabili gli appuntamenti tradizionali: la fiera delle campanelle il 31 agosto e la sfilata dei carri per il Dono alla Madonna del Ponte l'8 settembre. Una novità è la marcia dei bersaglieri nella notte del 13, per ricordare il viaggio da Roma delle corone della Madonna del Ponte per il quale 177 anni fa nacquero le feste. Con la musica si aspetteranno le 4 per i fuochi di apertura all'ippodromo. Il 14 piazza Plebiscito si animerà con la pizzica salentina; il 15 la sfilata di moda con ospiti Nora Mogalle, ballerina del Chiambretti night, la madre natura di Ciao Darwin, Keyla Gonzales, e il ballerino José di Amici; il 16 Canzoni senza tempo. Le feste avranno però una coda: dal 17 al 19 una rassegna jazz. Le giostre saranno in piazza D'Amico e nel terminal bus della Pietrosa.

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