Cacciatore ucciso nel bosco Perizia del Ris sui proiettili

Esperti e carabinieri setacciano per tre ore la zona in cui partì la fucilata fatale Al sopralluogo anche l’amico di Castelguidone indagato per omicidio colposo

TORREBRUNA. È durato tre ore ieri, dalle 12 alle 15, l’“esperimento giudiziale” disposto dal procuratore capo facente funzione nel tribunale di Vasto, Giancarlo Ciani, per ricostruire la dinamica dell’incidente di caccia costato due settimane fa la vita a Nicola Costanzo, 58 anni, di Torrebruna. I Ris di Roma, i carabinieri della caserma di Celenza sul Trigno, gli avvocati e i consulenti hanno faticato e non poco per raggiungere il luogo in cui è avvenuta la tragedia. Località Mattioni, a Guardiabruna, è infatti estremamente impervia.

Quattro i consulenti che hanno assistito con i carabinieri alle perizie dei Ris eseguite con una sofisticata strumentazione in grado di misurare attraverso dei flash il percorso e il tempo impiegato da un proiettile. Per il cacciatore di Castelguidone indagato di omicidio colposo è arrivato da Brescia un esperto di balistica, il professore Vittorio Giani. La Procura ha nominato due periti e un quarto è stato nominato dalla famiglia della vittima rappresentata dall’avvocato Guido Colella. Al posto del cacciatore ucciso è stato utilizzato un manichino. Le misurazioni balistiche eseguite dai Ris si basano su leggi fisiche. La distanza, la forma del proiettile, lo stato dei luoghi. Ogni elemento è fondamentale a stabilire la distanza fra lo sparatore e la vittima. Altrettanto importanti saranno i risultati delle analisi tecniche fatte nel testa della vittima dal medico legale, Pietro Falco, per ricostruire il percorso intracranico.

Le perizie saranno consegnate presto. In base ai risultati il magistrato confermerà o meno le accuse. Le prime indagini hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di una sola persona. «Il mio cliente ha assistito all’esperimento giudiziale. È convinto di non essere la persona che quella mattina fece partire il colpo di fucile contro Nicola Costanzo», ripete l’avvocato Giovanni Cerella. In base ai risultati dell’esperimento giudiziale gli investigatori avranno un quadro chiaro della situazione.

Paola Calvano

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