Carabinieri nel mercato dopo la querela di Pupillo 

La denuncia contro ignoti fa scattare il sopralluogo e un rapporto in Procura  Il sindaco: «Il gestore distrugge l’impianto e la sua immagine di imprenditore»

LANCIANO. Sopralluogo dei carabinieri al mercato coperto dopo la denuncia contro ignoti da parte del sindaco Mario Pupillo. I militari hanno raggiunto l’immobile di piazza Garibaldi nel tardo pomeriggio di lunedì, per verificare quanto segnalato dal primo cittadino in merito a continui trasferimenti di materiale, fisso e mobile, dalla struttura di proprietà comunale. Gli uomini dell’Arma hanno fotografato e identificato le persone presenti all’interno dell’immobile. Ieri mattina un rapporto è stato consegnato al sostituto procuratore Francesco Carusi, insieme alla denuncia presentata dal sindaco, e nella quale si ipotizza il reato di appropriazione indebita. Adesso bisognerà attendere eventuali decisioni da parte dell’autorità giudiziaria.
Malgrado il blitz dei carabinieri, ieri mattina gli operai erano di nuovo all’opera, anche sul tetto dell’edificio. «Nella convenzione è specificato che le opere realizzate dal gestore rimangono di proprietà del Comune», sostiene il sindaco Pupillo, «tra l’altro si tratta di spese scorporate dai canoni che il gestore doveva all’ente». Dal canto suo Franco D’Alessandro, amministratore della ditta Mercato Coperto (subentrata alla Summa Corporation, dello stesso D’Alessandro, con la quale il Comune stipulò la convenzione nel 2005), nei contenziosi aperti con il Comune di Lanciano ha sempre reclamato 3 milioni di euro di investimenti sostenuti. Il rapporto tra le due parti, tra ricorsi e controricorsi a Tar e Consiglio di Stato, è ormai logoro.
L’ultimatum del Comune, che lo scorso 6 settembre ha ordinato il rilascio immediato del mercato coperto entro le ore 10 di domani, ha provocato l’ultima reazione di D’Alessandro: la chiusura senza preavviso della struttura, con gli ortolani costretti a tornare a vendere all’aperto, e il suo svuotamento. Ma oltre ad arredi e attrezzature varie, si starebbero portando via anche infissi, termosifoni e rivestimenti. «L’avviso del Comune si è tramutato in un’azione illegittima e perseguibile per legge», dice Pupillo, «sta distruggendo il mercato coperto, ma anche la sua immagine di imprenditore in questa città. Non è uno sgarro a me, al sindaco, ma a tutti i contribuenti lancianesi che pagano le tasse, sulle quali saremo probabilmente costretti a far gravare i costi per riparare quello che lui sta facendo».
Il Comune non può rientrare nel mercato coperto prima di domani (l’avviso di rilascio immediato dava 45 giorni di tempo al privato). Gli uffici comunali stanno vagliando tutte le opzioni a disposizione per fermare prima la spoliazione della struttura, ma non è semplice. «L’amarezza per quello che sta accadendo sarà superata dalla gioia di ridare questo spazio alla città», cerca di essere ottimista il sindaco, «e dei progetti bellissimi che vi realizzeremo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA