GUArdiagrele

Carenza idrica, la Sasi: nessuna emergenza

GUARDIAGRELE. «Mi sembra fuori luogo parlare di carenza idrica estiva, se qualche serbatoio periferico s'è vuotato anzitempo per eccessivo consumo locale causato, peraltro, da un uso improprio dell'ac...

GUARDIAGRELE. «Mi sembra fuori luogo parlare di carenza idrica estiva, se qualche serbatoio periferico s'è vuotato anzitempo per eccessivo consumo locale causato, peraltro, da un uso improprio dell'acqua». Così replica il presidente della Sasi spa Domenico Scutti all'attacco sferrato dall'amministrazione comunale dopo segnalazioni di rubinetti a secco provenienti dalle frazioni di Sciorilli, Bocca di Valle, San Domenico e Colle Spedale. «L'acquedotto dell'Avello pone numerosi problemi tecnici per la sua vetustà e la continua necessità di interventi di manutenzione», riprende il numero uno della società per azioni pubblica responsabile del ciclo idrico integrato nel Cietino, «ma non si possono lanciare allarmi prima dei lavori che hanno restituito al sistema dell'Avello una sufficiente continuità in erogazione». Scutti parte poi al contrattacco. «A parte che disservizi come quelli segnalati sono sempre possibili in una rete acquedottistica e lo sono ancora di più nel comprensorio dell'Avello per via di condutture e altre infrastrutture che sfiorano il secolo di vita», annota, «a Guardiagrele e dintorni si verificano consumi anomali dovuti all'impiego di acqua talvolta massiccio per usi come l'irrigazione dei giardini e il lavaggio domestico di auto. Ecco quindi che i serbatoi di riferimento non forniscono più acqua fino al successivo riempimento e in assenza di qualsiasi nostro provvedimento di distacco». Ieri mattina Scutti si è intrattenuto al telefono con il sindaco Sandro Salvi in un colloquio dai toni vivaci. «Ho fatto notare al sindaco», spiega, «che alla stazione di pompaggio di Bocca di Valle vengono erogati tutti gli 80 litri al secondo. Questo significa che l'Avello ha ancora buone riserve di neve da disciogliere, e il gestore del Pescarese Aca contribuisce con circa la metà della portata con la devizione dalle sorgenti del Foro». Ma Scutti fa poi notare che «nonostante la manutenzione ormai continua al sistema delle sorgenti in quota, il perdurare della canicola provocherà prevedibilmente cadute di pressione. Dobbiamo prendere atto della situazione, e comportarci tutti in modo responsabile».

Francesco Blasi

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