Case di riposo, il presidente: siamo in regola

Ferri contesta l'ultimatum della Asl: lavori in dirittura d'arrivo

CHIETI. «Non accettiamo nessun tipo di ultimatum». Con questo messaggio gli Istituti riuniti d'assistenza San Giovanni Battista sono sempre più sul piede di guerra con il direttore generale dell'Asl Francesco Zavattaro.

«Ha i pazienti nei corridoi al policlinico di Colle dell'Ara e viene da noi a misurare i centimetri», critica con sarcasmo Marco Ferri, presidente dell'istituto in piazza Garibaldi. «Vogliamo chiarire per l'ennesima volta che tutte le criticità sono legate al completamento del cronoprogramma di ristrutturazione». Proprio l'ammodernamento della struttura è stato già più volte nei mesi scorsi oggetto di scontro tra l'ente che, rispettando i tempi, ne avrebbe completato l'80% dei lavori, e l'Asl che bacchetta la mancata messa a norma di tutta la struttura, rifiutando nel frattempo di versare gli oltre cinque milioni di euro per le rette giornaliere di tutto il 2010 e parte del 2009.

Una piccola tregua è stata raggiunta il 14 gennaio scorso quando l'Asl ha versato poco più di due milioni e duecentomila euro a titolo di liquidazione parziale degli importi dovuti. «Ma la decisione di Zavattaro», continua Ferri, «è stata arbitraria perché non fondata su criteri prestabiliti da autorità competente. Sarà bravo a fare altre cose, ma ad oggi non ha ancora dato l'esempio con un solo atto gestionale. Ha versato una quota il mese scorso e allora perché non l'ha fatto prima? Forse perché aveva bisogno di far risultare una riduzione di spesa del 2010».

Secondo Ferri il dirigente della Asl non ha applicato il motto «vedo, pago e compro», ma «compro e poi vedo di pagare e quanto».

In risposta alle dichiarazioni di Zavattaro scendono in campo anche i sindacati della struttura. «La nostra preoccupazione è che si verifichi una Villa Pini 2», commenta il segretario provinciale Confsal Fenal Diccap, Smeraldo Ricciuti, «perché poi sono sempre i dipendenti ad andarci di mezzo quando si riscontrano situazioni simili. Invito, quindi, Zavattaro a guardare dentro casa sua prima di accusare i dipendenti dell'ente che lavorano invece sempre con grande professionalità».

Per il collega sindacalista Pino Palmerini della Confsal: «Agli istituti riuniti viene data sempre un'assistenza dignitosa e mettere i lavoratori alla gogna mediatica non è autorevole per chi gestisce la cosa pubblica. Qui ci lavorano oltre cento persone che non devono essere né penalizzate, né toccate».

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