Centro vaccinale nell’area Fiera, il sopralluogo lascia ben sperare

Comune e Asl visitano l’ex ristorante che accoglierebbe la struttura oggi ospitata al PalaMasciangelo Ma ci vogliono tempi lunghi per i lavori mentre le società sportive premono per allenamenti e gare
LANCIANO. Compatibile con modifiche per accogliere l’hub vaccinale, ma costi e tempi di realizzazione dei lavori soprattutto sul tetto potrebbero essere troppo lunghi per le società sportive. È l’esito del primo sopralluogo all'ex padiglione ristorante della Fiera che il sindaco Filippo Paolini, gli assessori Danilo Ranieri, Paolo Bomba e Angelo Palmieri hanno fatto ieri assieme a due tecnici comunali, il tecnico della Fiera e ai rappresentati della Asl - il direttore Investimenti patrimonio e manutenzioni Filippo Manci, la responsabile del distretto sanitario e delle vaccinazioni Manola Rosato, il responsabile del Servizio prevenzione e protezione Rocco Mangifesta - per capire se la struttura può sostituire il PalaMasciangelo come sede per i vaccini, in modo che il palazzetto torni alle società sportive che si allenano in spazi ristretti. Ma la strada è in salita.
LA STRUTTURAL’ex ristorante della Fiera ha bisogno di lavori, ma gli spazi per allestire i box per i vaccini e gli altri ambienti necessari potrebbero essere giusti. «Gli spazi ci sono», sottolinea il sindaco Paolini, «anche gli ingressi separati e i parcheggi ma sappiamo servono altri elementi dal punto di vista sanitario perché questo spazio possa diventare hub vaccinale. La Asl, tramite il direttore Thomas Schael, si è resa disponibile a rivedere la convenzione che prevede che il PalaMasciangelo resti centro vaccinale fino alla fine dell'emergenza trovando una struttura alternativa che per il momento è questa». «Avevamo pensato anche alla sala infermieri al poliambulatorio dell’ospedale Renzetti», aggiunge l'assessore Angelo Palmieri che è anche medico vaccinatore, «ma mancano gli spazi, la sala contiene al massimo 20 persone e noi viaggiamo su 130-400 vaccini al giorno che andranno ad aumentare. Non è adatta. L'ex ristorante invece ha spazi divisibili, ci sono i bagni, ingressi separati». «E non intaccherebbe la Fiera che ha a disposizione i padiglioni per le esposizioni», aggiunge l’assessore al bilancio e allo sport Danilo Ranieri, «quindi potrebbe essere un hub vaccinale permanente».
I LAVORIMa per renderlo tale servono diversi lavori, a partire dal tetto. «Aspetteremo la relazione tecnico sanitaria della Asl e domattina (oggi per chi legge, ndc), i nostri tecnici faranno un sopralluogo specifico sul tetto», spiega l'assessore ai lavori pubblici Paolo Bomba. «Ci sono infiltrazioni evidenti, mancano anche alcuni pannelli della controsoffittatura: bisogna capire se c'è un problema di guaina, di saldature saltate, oppure strutturali visto che ci sarebbero due avvallamenti». «Oltre ai lavori c'è il problema dei tempi», continua Ranieri, «perché bisogna aspettare la relazione Asl, fare il progetto, l'impegno di spesa (e si parla di oltre 100.000, ndc), l'appalto e poi i lavori: non si fa tutto in una settimana».
LE SOCIETÁ SPORTIVEE la tempistica è una doccia gelata per le società che premono da settembre per rientrare nel palazzetto. I telefoni di sindaco e assessori squillano in continuazione; genitori e società reclamano spazi che non ci sono in via Rosato con il rischio di avere problemi per i campionati giovanili, oltre che nel disputare gli allenamenti. «Stiamo facendo di tutto», assicura Ranieri, «anche valutare altre strutture ma al momento non c'è un'alternativa valida all’ex ristorante della Fiera».
CASI COVIDE i casi in città tornano a salire: da 22 a 34 in pochi giorni. 6 sono della fascia 0/18 anni. Numeri contenuti rispetto soprattutto al novembre dello scorso anno, quando i casi erano 215 e tre focolai nelle strutture per anziani.
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