Chieti, bollette dell'acqua gonfiate  la rabbia degli utenti contro Teate servizi

Conteggi sbagliati e previsioni ritoccate in eccesso sui consumi idrici 2012 esplode la rabbia degli utenti negli uffici della società di riscossione

CHIETI. Bollette dell’acqua gonfiate o con previsioni di consumo idrico per l’anno 2012 ritoccate in eccesso. Esplode la rabbia degli utenti che ieri mattina hanno manifestato tutto il proprio disappunto davanti agli sportelli della Teate servizi nella sede di palazzo de Pasquale.

«È una vergogna. Nel giro di appena dieci giorni dovrò pagare due bollette dell’acqua con conteggi del tutto sbagliati», si lamenta una donna, «chi mi risarcirà?». Una domanda che si fanno in tanti sulle scale affollate che conducono all’ufficio tributi del Comune dove gli operatori cercano di spiegare, invano, le cifre che gli utenti hanno trovato in bolletta per il saldo dell’acqua 2011 e l’acconto 2012. Entrambi i canoni idrici richiesti, al contrario del passato, dovranno essere corrisposti in un’unica soluzione. Una scelta presa dall’amministrazione comunale per fare cassa nonostante, nei giorni scorsi, l’assessore al bilancio Roberto Melideo si sia affrettato a etichettare la nuova bollettazione come una semplice manovra di «riallineamento dei canoni idrici».

Ma la Teate servizi, nell’emissione delle bollette, ha commesso più di un errore. Non si contano le persone che hanno ricevuto bollette anche di migliaia di euro o, comunque, di gran lunga superiori ai consumi annui tradizionali. I problemi maggiori, bollette alla mano, sono stati riscontrati con gli acconti idrici 2012 che sono frutto, ricorda la Teate servizi, dell’80 per cento del consumo idrico annuo calcolato sull’anno precedente. Gli importi, però, sono la conseguenza di una previsione di consumo che poi dovrà essere accertata nella lettura effettiva di giugno prossimo.Peccato che la formulazione della bolletta di acconto 2012 sia stata del tutto sbagliata alimentando soltanto confusione tra la gente. In alto a sinistra della bolletta, infatti, viene riportata la dicitura di lettura «attuale» con una data di agosto o ottobre 2012. Un errore macroscopico in quanto non è stata fatta nessuna lettura come si è affrettata a specificare, in una nota, la società Teate servizi. «Lettura attuale» deve intendersi quindi lettura «presunta» eseguita sulla base dei consumi storici e sulla base dell’anno 2011. Quando ci sarà la lettura effettiva sarà conguagliata con i consumi reali. Nel caso dovessero evidenziarsi consumi effettivi inferiori a quelli presunti, la relativa differenza» si legge ancora nella nota di Teate servizi «sarà oggetto di conguaglio a favore dell’utente sulla contestuale rata di acconto dell’anno 2013 o a richiesta di rimborso diretto».

Intanto bisognerà pagare consumi idrici, sostengono numerosi utenti, che non rispecchiano la realtà. «Ho sempre pagato circa 200 euro l’anno di acqua e invece adesso» attacca il signor Mario ho ricevuto un acconto di oltre 250 euro. È assurdo».

Furente è Giovanni, un pensionato. «Dovrò pagare 260 euro di saldo 2011 e un acconto 2012 di 480 euro» dice «con una lettura effettuata ad agosto 2012. La verità è che mi è stato chiesto di pagare un acconto relativo a venti mesi e non a un anno di consumo idrico».

Valerio Visini, presidente della Teate servizi, ribatte. «I calcoli sono corretti salvo una decina di errori. Chi ha dei dubbi può chiarirli nei nostri uffici».

Jari Orsini

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