Chieti, cassa integrazione anticipata per i lavoratori Sixty

Schiarita per i dipendenti della casa di moda allo Scalo, ma la decisione finale sulla concessione spetta al giudice

CHIETI. Sixty, nuovo incontro al ministero dello sviluppo economico l’8 maggio alle 11.

Un tavolo in cui i sindacati auspicano di entrare nei dettagli operativi del piano industriale, con tempi e modalità di ingresso sul mercato sia della Newco che dell’azienda satellite prevista. Intanto sull’anticipo della cassa integrazione ai lavoratori la parola passa al giudice delegato al concordato preventivo, Nicola Valletta, per verificare se l’operazione è compatibile con le norme in vigore sulla procedura. L’incontro tra azienda, sindacati, Provincia, Confindustria e i commissari giudiziali Lucio Raimondi e Pierluigi Pennetta, ha registrato una disponibilità aziendale agli anticipi.

La verifica di fattibilità del tribunale, il cui esito è atteso a giorni, scioglierà un nodo importante per avviare gli iter utili sia allo sblocco delle somme sulla cassa integrazione in deroga, di cui oggi e fino a maggio godono circa 300 lavoratori del gruppo, e chiarire una volta per tutte se il pagamento delle somme degli ammortizzatori da parte dell’azienda, in anticipo rispetto all’Inps, sia possibile o meno e con quali modalità. «E’ importante che il giudice», dice Giuseppe Rucci, Filctem-Cgil, «chiarisca se l’anticipo delle somme di cassa integrazione sia un’azione di amministrazione ordinaria, dunque a libero appannaggio dell’azienda, o straordinaria, e quindi soggetta all’autorizzazione, di volta in volta, del tribunale». Se l’aspetto economico dei lavoratori rimane di primaria importanza, non meno lo è la definizione dei passi in avanti di vita dell’azienda sul territorio. «Per questo», continua Rucci, «sarebbe importante che già prima dell’8 ci incontrassimo con l’azienda per iniziare a entrare nel merito della Newco e della satellite, soprattutto in merito ai criteri di scelta del personale che ne farà parte. Rimane, poi, altrettanto importante individuare con le istituzioni percorsi di reinserimento per gli esuberi e di tutto questo intendiamo parlarne in sede ministeriale». I passi di confronto su questa vertenza li chiarisce senza mezzi termini anche Ettore Di Natale della Femca-Cisl. «Ci sono due priorità«, afferma il sindacalista, «risolvere il problema economico dei lavoratori, dando la possibilità all’azienda di anticipare le somme. Poi andare subito al ministero per definire il piano industriale e capire i tempi di ingresso sul mercato della Newco ma soprattutto dell’azienda satellite, che si occuperà di logistica e prototipia, partendo con 20 lavoratori per arrivare in tempi brevi a 70 occupati. L’auspicio è che Newco e satellite partano insieme o comunque a distanza di pochi mesi l’una dall’altra».

Sipontina Beverelli

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