Chieti, causa per Villa Pini tra De Nicola e la curatela fallimentare

L’11 giugno prossimo davanti al giudice Alberto Iachini prima udienza del giudizio civile tra la Santa Maria de Criptis, che non riuscì a comprare la clinica privata, e la curatela

CHIETI

Si terrà il prossimo 11 giugno, davanti al giudice del Tribunale di Chieti Alberto Iachini, l'udienza - in cui le parti potranno produrre memorie e documenti - della causa civile che vede di fronte la curatela del fallimento Villa Pini di Chieti e il Policlinico S. Maria de Criptis, la società di Montesilvano alla quale, all'esito della procedura di vendita all'asta, fu aggiudicata la casa di cura teatina. La società, tuttavia, non si presentò nei tempi previsti dinanzi al notaio per stipulare l'atto di compravendita e pagare il prezzo, 31 milioni 50 mila euro, e pertanto venne dichiarata decaduta dall'aggiudicazione con provvedimento che, impugnato, nel frattempo è passato in giudicato. La causa, avviata la scorsa estate con una citazione notificata alla curatela e trascritta sugli immobili, è stata promossa dal Policlinico che con tale azione punta a ottenere una sentenza costitutiva che gli trasferisca la proprietà di Villa Pini, dietro pagamento del prezzo. Il policlinico De Criptis, come già fece nel reclamo contro la decadenza dall'aggiudicazione, sostiene di non essersi presentato alla stipula dell'atto di compravendita perchè la Curatela non gli avrebbe fornito l'inventario e non avrebbe garantito talune condizioni minime di autorizzazione di Villa Pini. La casa di cura fra agosto e settembre 2013 è stata aggiudicata e venduta al gruppo degli imprenditori della sanità abruzzese Luigi Pierangeli, Concetta Petruzzi, Lorenzo Spatocco e Lucia Di Lorenzo che nella vendita all'asta presentò la seconda migliore offerta con 31 milioni di euro.

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