Chieti, Ferrara e l’ipotesi di una ricandidatura: «Ci vorrebbe il bis»

31 Dicembre 2025

Il sindaco: «Nonostante cinque anni con enormi difficoltà, la città si è rialzata dopo la caduta causata dal dissesto»

CHIETI. Che anno è stato il 2025 per il Comune di Chieti? A rispondere sono il sindaco Diego Ferrara e tutta la giunta nella consueta conferenza stampa di fine anno che, però, visto le imminenti elezioni comunali, da bilancio del 2025 si trasforma subito in bilancio dell'intero quinquennio di amministrazione. La risposta è viziata sin dalla prima battuta da un punto di vista «ottimista». Il sindaco lo dice in apertura del suo intervento: «Voglio iniziare questa conferenza stampa con un approccio positivo e ottimistico». Come a dire che sono tante le cose che non vanno, ma lui sceglie di guardare il bicchiere mezzo pieno. Che comunque porta con sé molti risultati positivi. Così tanti che alla fine della conferenza stampa lo stesso sindaco si azzarda a dire che per portare avanti le cose messe in cantiere «ci vorrebbe un Ferrara-bis». Ma, al di là della battuta, non ci sono prese di posizioni ufficiali circa una sua ricandidatura a sindaco. E basta solo questa incertezza a prestare il fianco agli attacchi. «Tutti sono consapevoli», dice il sindaco, «chiaramente noi più di altri, delle enormi difficoltà incontrate in questi cinque anni di amministrazione. Ma i fatti ci hanno dato ragione. Rialzarsi dalla caduta provocata dal dissesto finanziario e dal fallimento di Teateservizi, affrontare il dissesto idrogeologico, redigere un bilancio previsionale entro il 31 dicembre e con il segno più dopo anni di profondo rosso, aprire nuovi asili, supportare le fasce deboli della popolazione, aver polarizzato l'attenzione dello sport nazionale ed europeo sulla nostra città, aver dato fulgore alle varie anime culturali insite nei nostri musei, monumenti, palazzi storici e nel teatro Marrucino, aver perseguito la linea dell'ecosostenibilità e del decoro urbano, non è stato affatto facile ma ci siamo riusciti e ne siamo orgogliosi». Il sindaco cita anche i lavori pubblici avviati: «Un numero di cantieri mai visto nella nostra città». Ferrara aggiunge di essersi particolarmente impegnato, a livello personale, per il dissesto idrogeologico e per l’accordo contro il sovraindebitamento. Poi è toccato agli assessori stilare il loro bilancio. Tiziana Della Penna ha illustrato l'enorme sforzo di un ente in dissesto per aderire a tutti i dettami degli enti sovraordinati. Teresa Giammarino si è soffermata sulla riapertura di due asili nido e la prossima apertura di altri due nidi, a partire da un solo asilo ereditato in attività. Manuel Pantalone ha illustrato le ristrutturazioni degli impianti sportivi e la gestione del settore che ha portato a un risparmio di oltre 300mila euro. Alberta Giannini ha parlato delle politiche per il sociale e per i 250 utenti presi in carico, sia famiglie che singoli, e ha annunciato la gara europea che sta per partire per i servizi cimiteriali. Fabio Stella si è soffermato sulla revisione della pianta organica delle farmacie, ferma al 1984, e sulla ristrutturazione del canile, mai fatta prima d’ora a partire dalla costruzione nel Duemila. Marco Di Gregorio ha relazionato sulle partecipate, dando atto di servizi che funzionano. Chiara Zappalorto ha parlato dell’avvio del percorso per la nuova gestione della nettezza urbana e delle bonifiche avviate. Paolo De Cesare ha illustrato i risultati ottenuti a favore delle attività produttive e quelli del settore culturale e del Marrucino in particolare, Stefano Rispoli (l’unico assente) ha fatto pervenire un report sui tanti cantieri presenti in città.

©RIPRODUZIONE RISERVATA