Chieti, il Riesame decide sul primario arrestato

Giuseppe Sabatino, 64 anni, prossimo alla pensione, primario neonatologo e docente della d’Annunzio, è ai domiciliari per presunte violenze sessuali su neomamme

CHIETI. È fissato per domani l’appello al Riesame per Giuseppe Sabatino, 64 anni, prossimo alla pensione, primario neonatologo e docente della d’Annunzio, ai domiciliari dal 15 luglio scorso per presunte violenze sessuali verso almeno 8 madri di neonate (scene riprese con telecamere nascoste dai carabinieri del Nas) e tangenti per 20mila euro, anch’esse presunte, ricevute oppure promesse da quattro informatori o dirigenti delle società Dicofarm e Mellin, finiti agli arresti in casa come il prof, per favorire la prescrizione di vitamine e latte in polvere. Sabatino è ai domiciliari da 76 giorni.

Dopo oltre due mesi di detenzione preventiva deve attendere la decisione dei giudici aquilani sul ricorso cautelare contro l’ordinanza del gip, Isabella Maria Aglieri, che gli ha negato la libertà perché, per il giudice, le esigenze cautelari non sono ancora cessate. Anche se Sabatino è stato sospeso dal doppio incarico di primario e docente dell’Ateneo e questo, per la difesa, l’avvocato Andrea Di Lizio, esclude la possibilità, in ipotesi, di ricommettere reati dello stesso tipo. Ma per la giustizia il medico resta rinchiuso in casa. Almeno fino a domani.