Chieti, il vescovo Forte decide le nomine di parroci e vicari
Don Gilberto e don Loreto al posto di don Amerigo, Cassio Menna promosso e monsignor Tumini regge per ora la Trinità
CHIETI. Sono molte le parrocchie che dovranno dare l'addio ai loro pastori. L'ordinazione papale che ha elevato a vescovo monsignor Camillo Cibotti, già eletto a capo della diocesi Isernia-Venafro, nella Chiesa teatina ha dato il via a una girandola di nomine ufficializzate nelle scorse ore dall'arcivescovo Bruno Forte.
Si tratta di un'operazione che coinvolge molti ministri locali e resa necessaria dall'impellenza di sostituire il neo prelato alla guida della parrocchia della Santissima Trinità dei Pellegrini. In attesa del nuovo parroco, monsignor Amerigo Carugno proveniente dalla vicina Miglianico, a reggere la Trinità fino al 31 agosto (l'insediamento di monsignor Carugno è fissato al 1° settembre) sarà ad interim come Amministratore parrocchiale Il Vicario zonale monsignor Michelangelo Tumini. Tra i tasselli del complicato mosaico di designazioni delineato dall'arcivescovo a capo della diocesi Chieti-Vasto c'era anche la ricerca di un sostituto di monsignor Cibotti nella sua carica più importante, quella di Vicario generale. E' lo stesso Bruno Forte a spiegare la modalità della decisione presa in questo come in tutti i casi analoghi. «Accogliendo l'indicazione amplissima risultante dalla consultazione del Presbiterio», scrive, «nomino Vicario generale monsignor Cassio Menna, che mantiene la responsabilità che ha in campo amministrativo col titolo di Vicario generale e Economo diocesano». Ma la prima parte dell'articolato dispositivo di sesignazioni messo in campo dall'arcivescovo è dedicato al nuovo vescovo originario di Casalbordino, dove peraltro in una cerimonia secondo protocollo l'11 scorso è stato posto a capo della diocesi molisana. «Il primo pensiero di gratitudine e di augurio», osserva Forte aprendo la nota "Nomine pastorali", «nutrito di preghiera, va al carissimo monsignor Camillo Cibotti, vescovo eletto di Isernia-Venafro, che è stato per me e tutti noi un vero dono di Dio nei suoi vari servizi pastorali, a cominciare da quello di Vicario generale, aiuto preziosissimo per me durante circa dieci anni. Il Signore lo ricompensi e lo sostenga nella nuova, significativa missione. Dopo attento e prolungato discernimento», aggiunge, «attraverso molto ascolto e molti dialoghi, accompagnando il cammino con la preghiera, confido nella cooperazione e nella preghiera di tutti», chiede ai fedeli e alla Chiesa locale a proposito delle nuove nomine. Dopo aver specificato che monsignor Carugno assume la guida pastorale della Trinità, Forte opera un cambio di funzione che riguarda da vicino il neo parroco.
«Nomino Vicario per il Clero al posto di monsignor Amerigo Carugno, nominato Vicario per i laici, don Loreto Grossi, parroco di San Leucio in Atessa e vicario della zona di Atessa». Si arriva quindi alle designazioni dei parroci, a cominiare dal sostituto di Carugno nella sua parrocchia di provenienza. «Nomino parroco della parrocchia di San Michele Arcangelo in Miglianico, rimasta scoperta per il trasferimento del parroco monsignor Amerigo Carugno, don Gilberto Ruzzi, trasferendolo dalle parrocchie di San Lorenzo Martire in Abbateggio e di San Donato in Roccamorice, dal 1 settembre 2014». Si deve scorrere in basso il documento dell'arcivescovo per capire come verrà colmato il nuovo vuoto, stavolta a Abbateggio e Roccamorice. Dal 1° settembre sarà don Gilberto Ruzzi, che ha fruito di un anno sabbatico.
Francesco Blasi
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