Chieti, negozi semivuoti nel primo giorno di saldi 

Nessun assalto allo sconto, prezzi ancora alti e i teatini preferiscono il mare. Confesercenti: la prossima settimana stime iniziali su abbigliamento e calzature

CHIETI. Avvio dei saldi sotto tono in una città resa deserta dal caldo. Il primo sabato dei prezzi vantaggiosi viene snobbato dai teatini, che preferiscono andare in spiaggia invece di sbirciare tra vetrine e prezzi alla ricerca dell’offerta ancora di stagione. Più d’uno si lamenta per un mancato ribasso importante nel costo della merce, soprattutto di quella firmata, mentre i commercianti rispondono che è ancora presto per fare stime. Certo rimane che la Confcommercio ha condotto una ricerca tra 55 commercianti teatini, registrando in anticipo una previsione non entusiasmante sull’andamento di questa stagione di saldi. Lido Legnini di Confesercenti dice: «Le prime stime le faremo a metà della prossima settimana, monitorando in particolare i settori abbigliamento e calzature, che negli ultimi mesi, a livello nazionale, hanno registrato una contrazione delle vendite pari al 6 per cento».

Andiamo in strada, sbirciamo nelle vetrine di colle e scalo. Molti negozi sono vuoti, anche al Megalò, per lo meno in mattinata. Al tramonto la situazione si vivacizza un po’.

«Non c’è stato un movimento particolare in questa prima mattinata di saldi», confermano a Framon calzature, in corso Marrucino. Non è così per Pierluigi Tacconelli, della boutique di corso Marrucino. «L’avvio è discreto», osserva, «certo si tratta pur sempre di un sabato estivo e l’attrazione del mare è maggiore. Non possiamo comunque lamentarci. L’interesse degli acquirenti si conferma concentrato su prodotti che sono andati molto quest’anno, ossia le Polo maschili e le borse per le donne».

C’è chi la crisi la combatte con determinazione. In un noto negozio di scarpe dello Scalo, dove il 90 per cento della merce non viene venduta a saldo, la titolare dice: «Qualità, coerenza, serietà, professionalità, assistenza nella vendita e nel post-vendita sono quel valore aggiunto che da sempre proponiamo nel nostro lavoro e che ci aiuta a tenere anche in questo momento di crisi».

Da Boneville, abbigliamento allo scalo, Andrea Zappacosta conferma la sensazione di saldi partiti ad andamento decisamente lento. «Non c’è più l’entusiasmo per gli acquisti», ci racconta, «negli anni passati si lavorava anche molto prima dei saldi e non c’era caldo che teneva nella corsa alla prima giornata di sconti. Oggi è diverso, è un sabato qualunque». Marisa Tiberio di Confcommercio ribadisce però: «E' ancora presto per fare stime».(s.b.)