Chieti, picchia la moglie davanti ai figli: arrestato 

Marito violento prima colpisce la donna a testate e poi aggredisce i poliziotti: in questura spacca anche una stampante

CHIETI. Alle 18,30 di martedì pomeriggio è arrivata la prima telefonata in questura. Un’ora dopo la seconda. In entrambi i casi a chiamare era una donna senegalese che denunciava di essere stata picchiata dal marito, un senegalese di 31 anni. La donna diceva di essere stata presa a testate e malmenata alla presenza dei due figli minori, il più piccolo di otto mesi. La questura, comandata da Raffaele Palumbo, manda subito una volante sul posto, una casa popolare di via dei Platani a Madonna degli Angeli. Ma la prima volta gli agenti non trovano l’uomo. Un’ora dopo, la donna torna a denunciare di nuovo il marito, dicendo anche che le aveva preso il proprio telefono cellulare, e così la polizia si dirige di nuovo in via dei Platani. Questa volta, poco prima di arrivare a destinazione, gli agenti notano un uomo in strada dall’andatura barcollante. In mano ha una bottiglia di vino e assomiglia alla descrizione del marito violento fatta dalla donna. Lo fermano e l’uomo ammette di essere il senegalese che andavano cercando. Dice di aver litigato con la moglie per motivi di gelosia e, a una perquisizione, salta fuori dalla tasca dei pantaloni il cellulare che la moglie aveva detto esserle stato strappato con la forza. L’uomo non voleva dire però ai poliziotti le proprie generalità, assicurando che conservava i documenti a casa. Questo ha costretto i poliziotti ad accompagnarlo nella propria abitazione per controllare i documenti. Ma appena arrivati nella casa popolare di via dei Platani la moglie ha rivelato che il marito non aveva il permesso di soggiorno. I poliziotti allora hanno deciso di portare il senegalese in questura, ma a questo punto lui ha iniziato a dare di matto. Gli agenti sono riusciti ad avere la meglio su di lui spruzzandogli negli occhi uno spray al peperoncino. Una volta arrivato in questura, lo hanno ripulito con un prodotto ad hoc. Dopo essersi ripreso di postumi dello spray, l’uomo è sembrato finalmente calmarsi. Ma in realtà non era così. Era seduto in una delle stanze della questura quando, senza motivo apparente, d’improvviso si è alzato e ha cominciato di nuovo ad dare in escandescenze. Ha buttato all’aria tutto quello che si è trovato davanti e a farne le spese è stata anche una stampante della polizia, che l’uomo ha fracassato buttandola a terra. Tratto in arresto, è saltato fuori che il senegalese era già destinatario di due provvedimenti di espulsione (l’ultimo era dello scorso settembre).
Ieri mattina in tribunale c’è stata l’udienza di convalida. L’arresto non solo è stato convalidato ma il giudice ha anche disposto il trattenimento in carcere sino a giovedì prossimo quando l’uomo verrà processato per direttissima. (a.i.)
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