L'attaccante della Lazio Ciro Immobile davanti al tribunale di Chieti (foto di Andrea Milazzo)

PROCESSO

Ciro Immobile in tribunale a Chieti perdona il suo aggressore

Il bomber della Lazio minacciato a Francavilla con un coltello: "Non voglio presentare denuncia, l'importante è che non sia successo niente alla mia famiglia"

 

 

CHIETI. Ciro Immobile perdona l’uomo che, tre anni e mezzo fa, lo minacciò sulla spiaggia di Francavilla al Mare. Succede nell’aula Matteotti del tribunale di Chieti, dove ieri l’attaccante della Nazionale di calcio campione d’Europa e della Lazio è arrivato alle tre del pomeriggio per essere ascoltato come «persona offesa» nel processo sull’aggressione con un coltello subita nell’estate del 2018 allo stabilimento balneare Lido Bianco.

Sotto accusa c’è un tifoso del Pescara di 32 anni, che deve rispondere delle minacce aggravate dall’uso della lama, circostanza che ha reso procedibile d’ufficio il reato, e del porto abusivo dell’arma bianca.

Al termine dell’udienza, Immobile rimette la querela. Il processo andrà comunque avanti, ma l’imputato può sperare che la sua posizione venga ridimensionata alla luce della testimonianza del calciatore. "L’importante è che non sia successo niente, che la mia famiglia stia bene, ero preoccupato più che altro per loro", dice il bomber lasciando l’aula. "Se fosse stato qualcosa di più grave, probabilmente avrei agito".

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