Civitanova e Sacca, una Ztl fantasma tra sosta selvaggia e paletti sradicati

Residenti esasperati, ostacolato il transito dei mezzi di soccorso, vigili introvabili

LANCIANO. Quella dei quartieri Sacca e Civitanova più che una Ztl è diventata un miraggio. Se ne parla da anni, con promesse, interventi mal digeriti dai residenti e piani avveniristici ma, di fatto, la zona a traffico limitato non esiste. Eppure i paletti in ghisa apposti qualche mese fa dovevano servire proprio a garantire la fruibilità della strada a pedoni e auto in applicazione del provvedimento voluto dall’ex assessore alla viabilità e attività produttive Gianpanfilo Tartaglia che poi ha lasciato l’incarico, sostituito da Graziella Di Campli. E dopo i paletti sono arrivati anche i rallentatori in plastica e le catene per scoraggiare i parcheggi abusivi, vero e proprio cancro della zona.

Ma ad oggi il quartiere tra via Garibaldi, le Torri Montanare e piazza Garibaldi è ancora nel caos. E i residenti ormai fanno da sè. Ci si chiama per dire che si lascia il posto auto per far parcheggiare qualcun altro, si sorveglia l’accesso di casa perchè non venga bloccato e si parcheggia quasi in mezzo alla carreggiata nelle ore notturne. Qualcuno, stando a quanto risulta al comando di polizia municipale, addirittura taglia sistematicamente le catene metalliche e asporta i paletti in ghisa, oltre a sdradicare dall’asfalto parte dei rallentatori.

Piccoli atti vandalici che sono il sintomo di un malessere ormai arrivato allo stremo. Tanto che in alcuni punti è stato necessario saldare a terra i paletti di ghisa, visto che scomparivano a ritmi inquientanti. E il caos resta. Ci sono diversi anziani e invalidi nella zona eppure ogni passaggio di autoambulanze o mezzi di soccorso è impedito dai parcheggi abusivi. Ogni tanto arriva una retata di multe, ma il giorno dopo ricomincia tutto da capo.

I bus del servizio urbano che dovevano collegare il quartiere ai punti nevralgici della città non si sono mai visti, così come le telecamere a circuito chiuso. I residenti sono esasperati. E a conferma del disagio nel quartiere arriva anche la recente condanna a 8 mesi di carcere di un residente, già pregiudicato, che nel 2007 aveva mincacciato due agenti della polizia muncipale che l’avevano denunciato alla procura della Repubblica.

«Il quartiere vive ogni giorno situazioni di emergenza», denuncia Dorato Di Camillo presidente dell’associazione culturale che riunisce i quartieri di Sacca e Civitanova, «siamo stati abbandonati nel degrado. Si tenta di risolvere tutto con le multe, ma il vero problema resta: qui non ci sono parcheggi, via per Frisa è distante oltre un chilometro e piazza Garibaldi è occupata dal cantiere. Abbiamo una ventina di posti auto per mille residenti e i problemi aumenteranno se dovesse andare in porto il progetto della cittadella della musica. L’unica soluzione era costruire il parcheggio a raso sotto Santa Maria Maggiore, ma di quel progetto non si sa più nulla».