Comune e titolari di pub e locali: patto contro la movida violenta 

L’assessore Pantalone: «Un protocollo con nuove regole per garantire un divertimento sano e sicuro» I rappresentanti di palazzo di città incontrano i commercianti: «Gli studenti una ricchezza per Chieti»

CHIETI. Un patto contro la movida violenta tra Comune e gestori dei locali. È l’obiettivo dell’assessore comunale al commercio Manuel Pantalone che nel corso di questa settimana convocherà i gestori per proporre loro un protocollo d'intesa che promuova un divertimento sano. Non si è ancora spenta l’eco della festa della vigilia di Natale in piazza Vico, che ha visto l’arrivo non preventivato di centinaia di ragazzi in centro, delle risse allo Scalo e dei locali chiusi dalle forze dell’ordine, che il Comune avvia un’attività per prevenire fenomeni legati alla movida violenta.
«Ai rappresentanti delle associazioni di categoria», spiega Pantalone, «vogliamo proporre un protocollo d’intesa per la promozione di azioni a favore del divertimento sano nei locali. Vogliamo garantire sia ai residenti che ai ragazzi contesti più sicuri e tranquilli dove potersi divertire. Vogliamo favorire comportamenti responsabili tra i giovani, limitando gli assembramenti e gli eccessi di rumore. Come Comune abbiamo un regolamento molto chiaro rispetto ai parametri fonometrici, agli orari della musica e a tutto quello che serve per un divertimento sano. Quello che invece vogliamo promuovere con questa nuova iniziativa è una sensibilizzazione dei gestori dei locali perché i regolamenti e le leggi vigenti in materia vengano correttamente applicati e possano dunque servire a garantire sicurezza ai ragazzi che vogliono divertirsi e tutelare il diritto dei residenti alla loro quiete e tranquillità. Penso che, al di là di leggi e regolamenti, qualche cosa in più possa essere fatta sul piano culturale. E per farlo siamo pronti a costruire un percorso concreto insieme alla categoria, perché tutto ciò avvenga in completo accordo con i gestori dei locali».
Il Comune intende muoversi sul piano della prevenzione della movida violenta, chiamando in causa gli stessi gestori perché si dicano disponibili a un’osservazione più attenta di quello che avviene nelle notti del divertimento e si dicano propensi anche a dirimere eventuali criticità. Problematiche affatto rare, soprattutto allo Scalo, ritrovo degli studenti universitari. L’ultimo episodio lo scorso 28 ottobre, quando due locali chiusi sono stati chiusi con l’accusa di «disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone». Gli accertamenti dei carabinieri della sezione operativa di Chieti hanno documentato nella strada musica ad alto volume e schiamazzi fino alle tre del mattino a seguito delle denunce dei residenti. Al di là della musica troppo forte fino a tarda ora, c’è anche il problema di risse e pestaggi. A tutte queste criticità vuole venire incontro il Comune che sa bene quanto ragazzi e studenti universitari siano una ricchezza per la città.
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