Comune indebitato verifiche sui vecchi conti

Villa Santa Maria, il caso dei telefoni staccati per mora nelle scuole dell’obbligo l’ente da un decennio con disavanzi di amministrazione e spese extra bilancio

VILLA SANTA MARIA. Conti comunali definiti eufemisticamente «da gestione allegra», fatti di debiti fuori bilancio con un arretrato di bollette da pagare alto: per il momento c’è questo dietro la vicenda della linea staccata dalla Telecom almeno per quanto riguarda le telefonate in uscita, a diverse utenze del Comune comprese le scuole dell’obbligo (materne, elementari e medie). La Telecom dovrebbe avere circa 10 mila euro di arretrati dal Comune, condizione questa che va avanti dal 2010.

Oggi l’ente è commissariato dopo che Vito Paolini, lo scorso marzo, dopo appena dieci mesi dall’elezione, fu sfiduciato da tre consiglieri di maggioranza oltre che da quelli di minoranza. Valentina Italiani, commissario mandato dal prefetto Rocco Fulvio De Marinis afferma: «Stiamo studiando con la Telecom il miglior rientro sostenibile per il Comune. Il problema è che siamo stati costretti a far fronte a diverse criticità e in questa fase di difficoltà generale i problemi si accrescono».

Certo, il commissario non lo dice, ma le criticità potrebbero essere ascritte anche al bilancio comunale. Basti pensare che nel 2007, qualche mese dopo la sua elezione, l’amministrazione guidata da Francesco Falconio approvò una delibera di chiusura del conto consuntivo 2006 che tra debiti fuori bilancio e disavanzi di amministrazione arrivava a circa 350 mila euro e anche in quel caso il conto delle bollette da pagare pare fosse alto.

Dopo cinque anni di amministrazione di centrosinistra con Falconio, nel 2011 Vito Paolini porta nuovamente il centrodestra alla guida del paese. Da documenti contabili, sembrerebbe la nuova amministrazione abbia trovato 800 mila euro di debiti, cosa che fu prontamente portata alla luce del sole con manifesti e opuscoli. Dopo appena dieci mesi dall’insediamento, Paolini fu sfiduciato per le dimissioni del vicesindaco, Giuseppe Finamore, di due consiglieri di maggioranza, Marcello Fortunato e Domenico Di Nucci, e di tre della minoranza, Francescopaolo Falconio, Fabrizio Di Cicco e Gabriella Di Cicco.

Le votazioni per il rinnovo del consiglio comunale dovrebbero esserci a primavera prossima e la campagna elettorale, con questi presupposti, si annuncia al calor bianco.

Per quanto riguarda le scuole, rassicura alunni e genitori il reggente dell’istituto comprensivo Benedetto Croce, Silvino D’Ercole, che è preside dell’Alberghiero: «Anche se non possano essere effettuate telefonate in uscita, i disservizi non ci sono e manteniamo regolarmente i rapporti con le famiglie e le altre istituzioni». Sulle bollette non pagate, D’Ercole non entra: «Sono reggente da due mesi e non conosco le vicende pregresse».

Matteo Del Nobile

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