La spiaggia del fratino

AMBIENTE

Con i trattori sulla spiaggia protetta e del fratino, nuovo caso a San Salvo

Esposto degli ambientalisti della Stazione ornitologica (Soa): a guardia costiera, carabinieri e Regione viene chiesto che vengano  individuati i responsabili 

VASTO. Ancora lavori con mezzi meccanici in una spiaggia formalmente protetta in Abruzzo. Si tratta del sito di interesse comunitario "Marina di Vasto" a sud del torrente Buonanotte, nella porzione all'interno del comune di San Salvo. A denunciarlo con un esposto inviato alla guardia costiera, carabinieri forestali, ufficio parchi della Regione,  Soprintendenza archeologica, ministero dell’Ambiente e a Legambiente (che gestisce il sito), è la Stazione ornitologica abruzzese (Soa) che chiede che vengano individuati i responsabili e presi gli opportuni provvedimenti sanzionatori.

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Gli ambientalisti denunciano che "è stata palesemente violata la delibera di giunta regionale 494/2017 che ha varato le misure di conservazione per le rare specie e gli habitat presenti nel sito". In particolare, la delibera vieta di svolgere lavori di cosiddetta "pulizia" con i mezzi meccanici. Bisogna procedere a mano e con l'ausilio, al massimo, di un piccolo mezzo meccanico gommato che però deve muoversi sulla battigia.

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I segni della pulizia meccanica a ridosso delle dune
Il sito “Marina di Vasto” è a sud della foce del torrente Buonanotte, in territorio di San Salvo

"Quindi le norme consentono tranquillamente di coniugare - dicono dalla Soa - decoro delle spiagge, raccolta dei rifiuti e vita animale e vegetale. In questo caso addirittura vi è stato il livellamento dell'arenile con l'incisione pure del piede della duna nella porzione in cui vivono le piante annue (Silene colorata e altre), fondamentali per la dinamica della duna stessa e per la sua conservazione. Così si ferma la sua naturale evoluzione e, quindi, i processi ecologici e geomorfologici propri di tali ambienti. Queste piante sono le prime a fermare la sabbia trasportata dal vento e consentono alla duna di conquistare spazio in avanti. Il tutto senza neanche considerare, a parte le aree di potenziale nidificazione del fratino, il gran numero di specie di invertebrati che utilizza questa area di transizione".

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