Consorzio di bonifica Sud, ecco gli stipendi arretrati

27 Dicembre 2013

Pagata una parte delle mensilità attese da Pasqua dopo scioperi e proteste Tra i debitori dell’ente spuntano anche la Provincia e il Comune di Vasto

VASTO. Ricevere dopo nove mesi di attesa parte degli stipendi arretrati è stato per i dipendenti del Consorzio di bonifica Sud il più bel regalo di Natale. Per loro il futuro, dopo la firma odierna della convenzione fra Bonifica e Coasiv, dovrebbe essere meno nero. Dal Coasiv dovrebbero entrare gli introiti destinati alla tesoreria per il pagamento dei fornitori e dei lavoratori.

«Intanto invito quegli amministratori locali che in questo difficile periodo non hanno perso occasione per criticare e polemizzare a mettere lo stesso impegno per versare all’ente di bonifica le somme dovute», ha esortato ieri mattina l’assessore regionale all’agricoltura, Mauro Febbo.

Tempi duri insomma per i debitori. Il Bonifica Sud reclama il pagamento dei propri servizi. «La Provincia deve 140 mila euro, il Comune di Vasto 30 mila», specifica l'assessore. L’elenco dei creditori è comunque piuttosto lungo. Il presidente del Consorzio, Fabrizio Marchetti, è deciso ad avviare il nuovo anno con la riscossione di importanti somme attese da anni. «Quello che conta al momento è aver superato un periodo davvero drammatico», rimarca Febbo. In una nota diffusa ieri per fare il punto della situazione, l’assessore non risparmia accuse. «Quando mi sono insediato e insieme a me il Cda, abbiamo trovato una situazione figlia di una gestione familiare portata avanti negli anni con costi di gestione a dir poco esorbitanti e per nulla riconducibili alle attività agricole. In più c’erano le concessioni rilasciate per il sistema idroelettrico a titolo gratuito, contenziosi a non finire , forniture di acqua mai regolamentate con conseguenti introiti non riscossi, investimenti completamente tralasciati come quelli riguardanti la diga di Chiauci. Dopo mesi di lavoro sono stati annullati diversi contenziosi ed eseguite molte transazioni. Si è lavorato per salvare i fondi destinati alla diga di Chiauci. Oggi l’invaso ha una capacità di accumulo pari a 10 milioni di metri cubi di acqua che vengono utilizzati per far fronte alle emergenze del Vastese».

Auspicando un 2014 migliore Febbo anticipa che una volta scongiurato il commissariamento sarà possibile appaltare nuove opere per 15,7 milioni di euro e ultimare l’invaso di Chiauci. «È evidente che la strada da percorrere per il completo risanamento è ancora irta e lunga, ma il peggio è alle spalle», assicura il referente regionale della delega all’agricoltura. (p.c.)

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