Contestato il bando sul Rossetti

10 Luglio 2014

I consiglieri di minoranza contestano i criteri scelti per la selezione

VASTO. «Il bando di selezione pubblica per l’incarico di direttore artistico del Teatro Rossetti? Un labirinto di caratteristiche talmente accurate e rigorose da impedire ai più, tra gli esperti del settore, la partecipazione». Fa il paio con la lettera aperta inviata da un professionista al sindaco Luciano Lapenna, l’intervento di Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete, Massimo Desiati, Antonio Monteodorisio e Etelwardo Sigismondi. «C’è da premettere che, per tale incarico, anche nel caso di strutture teatrali pubbliche, molto raramente si ricorre a un bando, essendo il ruolo da ricoprire talmente particolare da conferire rilevanza alle qualità ed esperienze personali del prescelto», affermano i consiglieri comunali, «certo è che la città dovrà, per forza, fare a meno di personaggi di elevata e conclamata statura artistica quali Gigi Proietti o Luca Ronconi, direttore del “Piccolo” di Milano, o Alessandro Preziosi, direttore del Teatro Stabile dell’Aquila. Questi personaggi, insomma, insieme a tanti altri, neanche potrebbero partecipare alla selezione vastese: non hanno fatto il Conservatorio…, non hanno “specifica esperienza in materia musicale”… e, magari, non hanno “particolare capacità tecnica di amplificazione del suono e di registrazione audio video”, come richiesto dal bando. E poi, chi sceglie il migliore tra i candidati? Una commissione tecnica, appositamente nominata, per il tramite di un colloquio che “tenderà a stabilire la particolare capacità organizzativa, gestionale e tecnica di amplificazione del suono e di registrazione audio videocompatibile con la struttura teatrale”. Attendiamo, con ansia, il nome del vincitore del bando non senza prendere atto di come la vocazione del nostro teatro debba necessariamente essere solo musicale…e la nostra città sia preda, ancora una volta, di un insopportabile provincialismo…culturale». (a.b.)

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