Crediti della Casa di riposo esposto alla Corte dei conti

Iniziativa del segretario Pd Iacobitti per denunciare il mancato riconoscimento di un debito fuori bilancio pari a 600mila euro da parte della giunta Di Primio

CHIETI. Un esposto alla Corte dei conti per denunciare il mancato riconoscimento, da parte dell’amministrazione comunale, del debito maturato con le Case di riposo che ammonta a circa 600 mila euro. Verrà presentato da Enrico Iacobitti, segretario cittadino del Pd. «C’è una sentenza del Tribunale di Chieti che parla chiaro» spiega Iacobitti «oltre a un giudizio di esecuzione con un pignoramento effettuato nella tesoreria comunale della banca Marche. La somma vantata dagli Istituti riuniti va subito riconosciuta come debito fuori bilancio dal Comune».

I vertici di palazzo d’Achille, invece, continuano a ribadire l’esistenza di una transazione in corso con l’ex Ipab per abbassare il monte debito cumulato. Non è così per Iacobitti, che ribatte. «A oggi non vi è traccia di un accordo possibile o di trattative per diminuire il corrispettivo economico da versare nelle casse delle Case di riposo. L’unica verità» rileva Iacobitti «è che il credito vantato dagli Istituti riuniti San Giovanni Battista è certamente esigibile. Il resto è menzogna».

Affermazione perentoria che metterebbe a rischio la solidità complessiva dei bilanci comunali qualora l’entourage dell’ex Ipab desse seguito al pignoramento delle casse comunali. Un’azione bloccata, fino a questo punto, dalla delibera di protezione adottata dalla giunta comunale. Un atto amministrativo, previsto dalla legge, in cui vengono indicate le priorità di pagamento dell’ente che, in pratica, ha certificato di avere altre situazioni debitorie da onorare con maggiore urgenza rispetto alle Case di riposo.

Ma il segretario cittadino del Partito democratico , carte alla mano, obietta e rilancia. «Il 2 ottobre scorso il Tribunale teatino ha emesso un’ ordinanza con la quale si dispone la verifica di diversi mandati di pagamento che l’ente» sostiene Iacobitti, «potrebbe aver effettuato violando la delibera di protezione numero 825 del 2011. Se venisse accertata un’effettiva violazione, si determinerebbe l’automatica decadenza della delibera con il pagamento immediato delle somme già pignorate».

Un problema serio per le esangui casse municipali e per i dirigenti del Comune impegnati a osservare i rigidi parametri imposti dal Patto di stabilità. Il termine ultimo è fissato per il 31 marzo quando l’ente saprà se ha rispettato o meno il vincolo finanziario. Per quella data, però, sul bilancio comunale potrebbe gravare anche il fardello del debito maturato con le Case di riposo che è, da tempo, al centro di un’aspra diatriba politica nelle stanze di palazzo d’Achille.

«L’ordinanza del Tribunale di Chieti» riprende il consigliere-segretario cittadino del Pd, «dimostra che non vi è alcuna transazione in corso con gli Istituti riuniti. Di conseguenza l’amministrazione comunale dovrà pagare senza potere transattivo».

Sono evidenti, a detta di Iacobitti, le responsabilità politiche in capo a l centrodestra.

«Siamo di fronte all’ennesima riprova dell’incapacità amministrativa del sindaco e della giunta» chiosa il rappresentante dell’opposizione, «nonostante l’ente sia alle prese da tempo con una profonda crisi finanziaria».

Jari Orsini

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