VAL DI SANGRO

Crisi del microchip, altri turni fermi alla Sevel

La fabbrica del furgone Ducato fa i conti ogni giorno con la mancanza di forniture

ATESSA. Lavoro fermo alla Sevel a causa della crisi dei microchip. Sono altri tre i turni persi nella fabbrica del furgone modello Ducato a causa della sospensione delle lavorazioni. La mancanza di particolari della sub fornitura, sempre legata alla carenza mondiale di microchip e semi conduttori, ha causato lo stop nel terzo turno di martedì e nel primo e secondo turno di ieri.

Questa settimana lo stabilimento dei furgoni commerciali leggeri del Gruppo Stellantis aveva programmato di lavorare senza intoppi tornando ai soliti numeri di circa 1.200 furgoni al giorno. Ma con la crisi globale che sta attanagliando il mercato dei microcircuiti con conseguenze pesantissime sulla produzione mondiale delle automobili, bisogna ragionare di giorno in giorno e spesso anche di turno in turno come accade in Sevel. Nelle scorse settimane lo stabilimento dei furgoni commerciali leggeri aveva dovuto anche ricorrere alla cassa integrazione parziale, ovvero solo per una parte di operai. Una scelta che i lavoratori hanno accolto negativamente dal momento che la direzione tenderebbe a scegliere sempre le stesse persone e principalmente tra i dipendenti a ridotte capacità lavorative. (d.d.l.)

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