Da domani i turisti senza medico

Nella postazione alla Marina resta il 118 solo con infermieri e volontari

VASTO. Chiude i battenti il servizio di medicina turistica attivato dalla Asl il 1º luglio per garantire l'assistenza sanitaria a chi è in vacanza. Resta attiva sola la postazione del 118 per l'emergenza, ma senza medico. Da domani, infatti, l'assistenza sarà garantita solo dal personale infermieristico (fino alle 18) e dai volontari della Croce Rossa che si alterneranno alla guida dell'ambulanza. Il mezzo, però, rischia di restare parcheggiato davanti l'ex mercato ittico del lungomare Cordella. Con gli infermieri a mezzo servizio e i volontari Cri con funzioni limitate, non si può garantire il pronto soccorso.

«Non si può mantenere una postazione del 118 senza il medico», afferma Dario Ciancaglini che in questi due mesi ha lavorato al servizio di medicina turistica, «ed è impensabile garantire l'assistenza solo con i volontari della Croce Rossa e con gli infermieri che finiscono il loro turno alle 18. La verità», prosegue il medico, «è che si vuole risparmiare sulla pelle dei cittadini».

Anche il servizio di medicina turistica, a detta del professionista, è stato progressivamente ridotto, sia nella durata che negli orari. «Fino a qualche anno fa l'attività iniziava il 15 giugno e terminava il 15 settembre», ricorda Ciancaglini, convinto che sia importante mantenere le postazioni aperte lungo il litorale, soprattutto in quelle località costiere, ed è il caso di Vasto, che registrano il maggior afflusso turistico.

I numeri, che si possono desumere dal registro delle prestazioni, dimostrano l'utilità del servizio. «Le richieste di intervento non sono mancate», spiega il medico, «a parte un iniziale calo, dovuto all'introduzione del pagamento di 15 euro, turisti e bagnanti hanno usufruito del servizio. Abbiamo avuto una media di 50 prestazioni al giorno. Il problema è che dopo le 18, con la fine del turno, non erano più disponibili né il sanitario, né l'infermiere. Chi ha avuto bisogno dopo quell'ora, come è successo più volte, si è dovuto rivolgere alla guardia medica o al pronto soccorso.

«L'altra sera è arrivata una coppia di napoletani con una bambina febbricitante», raccontano i volontari della Cri, «ma il medico non c'era perché aveva finito il suo turno e noi non abbiamo potuto far altro che indirizzarli altrove». Punture di insetti e di meduse, otiti, epigastralgie, vomito e diarrea sono state le sintomatologie più frequenti sottoposte all'attenzione dei sanitari della medicina turistica. Patologie che, in mancanza del servizio, avrebbero inevitabilmente ingolfato il pronto soccorso dell'ospedale, notoriamente carente di personale medico.

Oltre che a Vasto il servizio di guardia medica turistica è stato allestito dalla Asl anche a San Salvo, Casalbordino e Torino di Sangro dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, sette giorni su sette. Prima che venisse attivata l'assistenza non sono mancate le polemiche sulla ventilata soppressione del servizio.

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