Debiti con le case di riposo il tribunale chiede la verifica

6 Novembre 2012

CHIETI. «Gli istituti riuniti San Giovanni Battista vantano nei confronti dell’ente comunale un credito di circa seicentomila euro pienamente certo, liquido ed esigibile in forza del pignoramento...

CHIETI.

«Gli istituti riuniti San Giovanni Battista vantano nei confronti dell’ente comunale un credito di circa seicentomila euro pienamente certo, liquido ed esigibile in forza del pignoramento delle somme effettuato presso la tesoreria comunale. Il collegio dei revisori dei conti intervenga».

Enrico Iacobitti, segretario cittadino del Pd, ribadisce come il Comune abbia un debito con le Case di riposo e boccia l’arringa di Marco D’Ingiullo. L’assessore al patrimonio ha parlato di una transazione sancita con gli Istituti riuniti, ancora da ratificare con delibera di giunta, che assottiglierebbe a 300 mila euro il debito maturato dall’ente con le Case di riposo. Non è così per Iacobitti che chiama in causa la recente ordinanza emessa dal tribunale di Chieti. «Per verificare la correttezza di diversi mandati di pagamento che l’ente potrebbe aver effettuato», sostiene Iacobitti, «in violazione della delibera di protezione numero 825 del 2011 adottata dalla giunta comunale». Un documento che, finora, ha messo ai ripari il Comune dal possibile pagamento del debito contratto con le Case di riposo non ancora riconosciuto come debito fuori bilancio. Questo perché la delibera di protezione indica le priorità di pagamento dei debiti in base a specifica motivazione amministrativa. Un escamotage che adesso, a detta del segretario cittadino del Pd, potrebbe essere inficiato dall’ordinanza del tribunale. «Se all’esito della verifica disposta dal tribunale fosse dimostrato che i criteri di pagamento fissati nella delibera sono stati violati», dice Iacobitti, «si avrebbe l’automatica decadenza della delibera e il pagamento immediato delle somme pignorate». Una catastrofe per le casse comunali. «Nella fase di riconoscimento dei debiti fuori bilancio avevamo avvertito la maggioranza e il sindaco della necessità di riconoscere il debito con le case di riposo ma Di Primio, fuori da ogni correttezza legale, ha ostinatamente accampato l’dea di una trattativa in corso. Invece, l’ordinanza del tribunale dimostra», osserva Iacobitti, «che non vi è alcuna trattativa e, cosa più grave, se è stata violata la delibera di protezione, il Comune dovrà pagare senza potere transattivo

D’Ingiullo e Di Primio dovrebbero spiegare come gestiscono le finanze di palazzo d’Achille piuttosto che confutare i fatti reali dato che il Comune è sul precipizio del dissesto finanziario», dice Iacobitti, «spero i revisori contabili intervengano per verificare quanto richiesto dall’ordinanza del tribunale e, qualora ci fossero i presupposti, per inviare un referto alla Corte dei conti».(j.o.)

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