Graziana Di Florio, sindaco di Cupello e operatrice del 118

CUPELLO

Delibera bavaglio, il sindaco risponde alla senatrice Segre: "Non la ritiriamo"

La Di Florio: "I confronti si fanno nelle sedi appropriate e non sui socia". lnterviene anche il Pd: atto pensato per intimorire e frenare l'esercizio del diritto di critica verso le decisioni amministrative

CUPELLO. "Non ritireremo la delibera perché siamo stati accusati in modo grave sui social per la nostra attività amministrativa. Si tratta di accuse pesanti, lesive: quando saremo pronti con le querele, tutto ciò sarà valutato direttamente dalla Procura di Vasto, la sede giusta per verificare o meno il nostro corretto operato. Prendo atto e rispondo serenamente alla senatrice Liliana Segre che aveva appunto chiesto un confronto istituzionale: i confronti si fanno nelle sedi appropriate e non sui social".

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Risponde così il sindaco (e operatrice del 118) di Cupello, Graziana Di Florio, piccolo centro del Chietino, alla senatrice a vita che nei giorni scorsi aveva chiesto il ritiro della delibera denominata "bavaglio" con la quale la giunta comunale di centrodestra l'autorizzava a rivolgersi e a pagare un avvocato per sporgere querela nei confronti di alcuni cittadini ("ma non consiglieri di opposizione o personale politico", ci tiene a confermare il sindaco) rei di 'post e commenti pubblicati, mediante pagina facebook, contenenti affermazioni gravi e diffamatorie contro questa amministrazione comunale'.

Sul caso è intervenuto anche il Pd, che in una nota afferma che «non possiamo nascondere la nostra preoccupazione, trattandosi di un atto pensato per intimorire e frenare l'esercizio del diritto di critica verso le decisioni amministrative operate dalla maggioranza di centrodestra che guida il Comune»: spiega dichiara Daniele Marinelli, responsabile organizzazione del Partito Democratico abruzzese. «I social se usati male rovinano le comunità», chiude il sindaco.