Dieci ragazzini in ospedale per coma etilico: da Vasto il racconto dell’ultima notte choc

10 Agosto 2025

Sballo con l’abbuffata alcolica: liquori presi nei market, il rito per sentirsi grandi. Intensificati i controlli nei locali pubblici e negli altri esercizi commerciali

VASTO. A Vasto Marina scocca la mezzanotte e parte l’abbuffata alcolica. Con conseguenze drammatiche: dieci adolescenti (in maggioranza ragazze) sono finiti in coma etilico durante la Notte rosa. Uno di loro ha appena 13 anni, il più grande 16. Tanti altri sono 15enni. A Vasto, come già accaduto a Pescara, Silvi Marina, L’Aquila, Avezzano o Sulmona, il divertimento è sfociato in uno sballo. Per i due medici in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Pio è stata una notte movimentata. I medici sono riusciti a salvare i giovanissimi pazienti con una terapia d’urgenza evitando che la festa si trasformasse in tragedia.

Se dieci giovanissimi sono crollati finendo al pronto soccorso, altri hanno continuato a scorrazzare per la riviera creando fastidi ai residenti e adottando comportamenti inqualificabili. Dopo aver assunto litri di birra, un gruppo di giovani ha pensato di urinare sopra una vettura. La protesta del proprietario della macchina, un turista residente a Modena, è costata a quest’ultimo una brutale aggressione. L'uomo è stato preso a calci e pugni ed è finito al pronto soccorso del San Pio.

Il consumo e l’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti si conferma un fenomeno preoccupante. Nonostante in Italia vi sia una legge – varata nel novembre 2012 – che vieta la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni. I giovanissimi riescono a procurarsi alcol a volontà quando e come vogliono. Il binge drinking resta l’abitudine più diffusa e consolidata tra i giovani. Un’abitudine che gli esperti definiscono «autodistruttiva». Si tratta della modalità di consumo che comporta l’assunzione, in un’unica occasione e in un ristretto arco di tempo, di quantità di alcol elevate.

Per i giovani pare sia diventata indispensabile nei contesti della socializzazione e del divertimento collettivo, fino ad arrivare all’ubriachezza (grave). La mala movida dell’estate abruzzese, fatta di eccesso di alcol (e droghe), mette a dura prova anche le forze dell’ordine. Intensificati i controlli nei locali pubblici e negli altri esercizi commerciali, a caccia di imprenditori senza scrupoli che vendono alcol ai minorenni. Ma la lotta è tutt’altro che semplice.

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