Discariche abusive in tre mesi già 30 violazioni

Di Lena: denunciati in quattro per illecito smaltimento Undici multe anche per il pattume non differenziato

VASTO. Scende dalla macchina e, dopo essersi guardato intorno con fare circospetto, si disfa di un vecchio trolley abbandonandolo in una zona periferica della città. È una delle tante scene immortalate dalle videocamere mobili che hanno consentito alla polizia municipale di identificare il responsabile e di sanzionarlo con una multa di 600 euro. Le stesse telecamere, a distanza di qualche ora, hanno filmato un’altra persona che, dopo aver rovistato tra i rifiuti gettati alla rinfusa, ha recuperato la valigia.

Le attività di controllo in materia ambientale continuano a offrire uno spaccato dei comportamenti incivili messi in atto da chi abbandona i rifiuti nelle campagne e ai bordi delle strade. Un fenomeno che è aumentato da quando il servizio porta a porta è stato esteso a buona parte della città. Prova ne sono le tante microdiscariche disseminate sul territorio comunale formate, in prevalenza, da rifiuti domestici.

«Dal primo gennaio al 10 aprile sono stati eseguiti 36 controlli, anche mediante appostamenti in borghese e con l’ausilio di riprese video-fotografiche che hanno permesso di individuare i responsabili di fatti illeciti e di accertare 30 violazioni amministrative, per i casi meno gravi, e tre reati, a fronte dei quali sono state denunciate all’autorità giudiziaria quattro persone», spiega il tenente Antonio Di Lena, del nucleo di polizia amministrativa, «le denunce, in particolare, hanno riguardato reati per illecito smaltimento di rifiuti speciali quali scarti di lavorazioni edili, metalli misti e imballaggi, che prevedono come pena l’arresto da un minimo di 3 mesi fino ad un massimo di 2 anni e un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro».

Per la raccolta differenziata di rifiuti domestici la polizia municipale ha effettuato 22 controlli, accertando 11 violazioni commesse, nella maggior parte dei casi, da privati. «Un importante contributo è stato dato dagli ispettori ambientali», aggiunge il tenente Di Lena, «grazie ai quali è stato possibile accertare gli illeciti commessi nel 48 per cento dei casi. L’azione di controllo e di contrasto delle condotte illecite continuerà nei prossimi mesi».

Anna Bontempo

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