CHIETI

Dissesto a Santa Maria, ci vogliono 2 milioni di euro

Operativo il neonato Comitato della zona di Santa Maria: l'obiettivo è che venga riconosciuta l'emergenza, il sindaco chiede aiuto alla Regione

CHIETI. Questa mattina il sindaco di Chieti Diego Ferrara ha preso parte alla conferenza stampa tenuta dal neonato comitato contro il dissesto geologico della zona di Santa Maria,
con lui anche il consigliere delegato alla Protezione civile Vincenzo Ginefra e il funzionario comunale dedicato, Tommaso Colella. "Una presenza concreta, quella del Comune, accanto alla cittadinanza che vive nelle aree colpite dal dissesto idrogeologico - ha esordito il sindaco Diego Ferrara - e a tutela del territorio di una porzione di città che è da anni vulnerabile e su cui la nostra Amministrazione si è attivata sin dal primo giorno, perché continuassero gli studi e si mettessero in cantiere interventi di messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità".

"L'obiettivo è che venga riconosciuta l'emergenza e vengano supportate le necessarie e ulteriori azioni, nonché attivate ulteriori risorse non solo per la tutela del territorio e
l'incolumità pubblica, ma anche a sostegno dei cittadini che hanno perso la casa e che sono chiamati in causa dalla legge per la messa in sicurezza degli stabili. Coinvolgeremo il Comitato nelle attività che l'Amministrazione porterà avanti, perché è nostra intenzione considerarlo un interlocutore importante in questo percorso su cui abbiamo concentrato la massima attenzione, perché il problema venga affrontato in questa e nelle altre zone della città definite vulnerabili. Con la Protezione Civile nazionale e regionale e l'Università d'Annunzio porteremo avanti tutte le attività necessarie" aggiunge Ferrara.

"Ci sono stati assegnati ad oggi 2 milioni di euro per interventi che stanno partendo, dopo i sondaggi che si sono svolti nei giorni scorsi e che ci hanno rivelato anche l'aggravarsi della condizione delle scuole, pur non avendo problemi strutturali, a causa delle condizioni meteo delle scorse settimane e dei conseguenti gravi dissesti in atto. Non resteremo con le mani in mano, ma per agire abbiamo bisogno di fondi e del riconoscimento della gravità della situazione, con conseguente riconoscimento dello stato di emergenza della zona. La Regione deve aiutarci in questa opera fondamentale di conoscenza, ma soprattutto di prevenzione, perché Chieti non viva scenari drammatici che hanno messo in ginocchio altre comunità italiane ora e negli anni recenti" conclude il sindaco.