Don Cipollone, lo studioso nominato vescovo

Il parroco marsicano a 50 anni diventa il 41º pastore della diocesi Lanciano-Ortona. Insediamento in programma il 18 dicembre nella cattedrale
LANCIANO. È don Emidio Cipollone il nuovo arcivescovo della diocesi di Lanciano-Ortona. A soli 50 anni, l'attuale direttore spirituale del seminario regionale di Chieti succede a Carlo Ghidelli, che se ne va dopo dieci anni. Il suono a distesa delle campane ne ha dato l'annuncio. Il 41º vescovo della chiesa di Lanciano-Ortona è alla sua prima nomina e ha espresso il desiderio di essere ordinato vescovo nella cattedrale di Lanciano. E così avverrà il 18 dicembre. «Non vi nascondo il turbamento e l'inquietudine che hanno abitato il mio cuore nel conoscere questa nomina», si legge nella prima lettera a firma di Emidio Cipollone da arcivescovo eletto della diocesi, «ma non vi nascondo neppure la serenità e la gioia: obbedire al Signore è sempre la cosa migliore». Cipollone è un abruzzese doc.
Nato a Cese di Avezzano il 26 gennaio del'60, è entrato in seminario a 11 anni, sempre nella città natale, e ha proseguito il percorso nel seminario regionale di Chieti, dove ha frequentato il liceo, per dedicarsi poi ai corsi di licenza in teologia morale nell'accademia Alfonsiana. Nel 1984 è stato ordinato sacerdote nella parrocchia di Santa Maria in Cese di Avezzano, dal settembre dello stesso anno fino al novembre dell'85 è stato vice-parroco nella chiesa di San Giovanni in Avezzano e cappellano nell'ospedale di Pescina. Per circa dieci anni ha ricoperto anche il ruolo di vice-direttore dell'ufficio catechistico diocesano. Fino all'89 è stato parroco a Santa Maria Assunta, a Lecce nei Marsi. Subito dopo è andato nella chiesa di San Giuseppe in Pescina. Dal novembre del 2000 ad oggi è padre spirituale nel seminario regionale di Chieti. Don Emidio Cipollone ha al suo attivo anche una serie di altre attività. Ha insegnato religione nel liceo classico di Avezzano per una decina di anni, e dall'inizio degli anni 90 è responsabile della pastorale familiare della diocesi cittadina.
«Vengo tra voi come un pastore che vuole osservare e ascoltare, inserendomi con discrezione nel tracciato di vita ecclesiale che avete percorso», continua Don Cipollone nella sua missiva, «e nell'attesa d'incontrarci sto cercando di conoscervi ascoltando con cuore aperto le parole del mio predecessore». Ed è stato proprio monsignor Ghidelli a dare ieri l'annuncio della nomina in conferenza stampa, ribadendo che «essa comporta un grave peso e una tremenda responsabilità, sebbene si tratti di una diocesi aperta e disponibile». Ghidelli ha avuto parole di stima verso il suo successore: «La sua più grande dote è la dolcezza», ha detto, evidentemente commosso. Un passaggio di testimone che emoziona lo stesso Cipollone, che a conclusione della sua lettera ringrazia quanti lo hanno sostenuto, compresa la sua famiglia, definita «una piccola chiesa domestica». I genitori Luigi e Angela sono sposati dal'59, e poi ci sono i fratelli Mauro e Tiziana e i nipoti Mario, Luigi e Luca. «È superfluo che io vi raccomandi di pregare per il nuovo arcivescovo», ha concluso Ghidelli, «sono certo che lo farete».
Nato a Cese di Avezzano il 26 gennaio del'60, è entrato in seminario a 11 anni, sempre nella città natale, e ha proseguito il percorso nel seminario regionale di Chieti, dove ha frequentato il liceo, per dedicarsi poi ai corsi di licenza in teologia morale nell'accademia Alfonsiana. Nel 1984 è stato ordinato sacerdote nella parrocchia di Santa Maria in Cese di Avezzano, dal settembre dello stesso anno fino al novembre dell'85 è stato vice-parroco nella chiesa di San Giovanni in Avezzano e cappellano nell'ospedale di Pescina. Per circa dieci anni ha ricoperto anche il ruolo di vice-direttore dell'ufficio catechistico diocesano. Fino all'89 è stato parroco a Santa Maria Assunta, a Lecce nei Marsi. Subito dopo è andato nella chiesa di San Giuseppe in Pescina. Dal novembre del 2000 ad oggi è padre spirituale nel seminario regionale di Chieti. Don Emidio Cipollone ha al suo attivo anche una serie di altre attività. Ha insegnato religione nel liceo classico di Avezzano per una decina di anni, e dall'inizio degli anni 90 è responsabile della pastorale familiare della diocesi cittadina.
«Vengo tra voi come un pastore che vuole osservare e ascoltare, inserendomi con discrezione nel tracciato di vita ecclesiale che avete percorso», continua Don Cipollone nella sua missiva, «e nell'attesa d'incontrarci sto cercando di conoscervi ascoltando con cuore aperto le parole del mio predecessore». Ed è stato proprio monsignor Ghidelli a dare ieri l'annuncio della nomina in conferenza stampa, ribadendo che «essa comporta un grave peso e una tremenda responsabilità, sebbene si tratti di una diocesi aperta e disponibile». Ghidelli ha avuto parole di stima verso il suo successore: «La sua più grande dote è la dolcezza», ha detto, evidentemente commosso. Un passaggio di testimone che emoziona lo stesso Cipollone, che a conclusione della sua lettera ringrazia quanti lo hanno sostenuto, compresa la sua famiglia, definita «una piccola chiesa domestica». I genitori Luigi e Angela sono sposati dal'59, e poi ci sono i fratelli Mauro e Tiziana e i nipoti Mario, Luigi e Luca. «È superfluo che io vi raccomandi di pregare per il nuovo arcivescovo», ha concluso Ghidelli, «sono certo che lo farete».
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