Donna travolta dal Giro ascoltato l’investitore

Il ciclista portoghese Ricardo Mestre non sapeva delle gravi ferite alla spettatrice Ha chiesto alla polizia di essere informato sulle condizioni post-operatorie
SAN SALVO. Un fulmine a ciel sereno. Ricardo Mestre, il ciclista portoghese che durante la settima tappa del Giro d’Italia San Salvo-Pescara è finito addosso a una spettatrice di San Salvo, non immaginava neppure di avere fatto tanto male a L.E.G., 51 anni: la donna ha subito l’asportazione della milza. L’atleta, ascoltato dagli agenti della polizia stradale che facevano parte della scorta del Giro, si è detto dispiaciuto per l’accaduto confermando l’imprevedibilità dell’incidente.
«Come appare evidente anche dalle immagini riprese da diversi video amatoriali e da diverse angolazioni, il corridore del team spagnolo della Euskaltel è caduto a causa di un contatto con un altro corridore ed è finito sugli spettatori che in quel momento si trovavano lungo il tracciato», conferma la polizia stradale.
Ricardo Mestre è stato spinto e proiettato contro gli spettatori. «È stato anche lui vittima di un fatto imprevisto avvenuto in una strettoia in discesa dove le biciclette avevano acquistato velocità», rimarcano gli agenti. «Se non avesse avuto il casco il corridore si sarebbe fatto molto male», confermano gli investigatori.
Il corridore ha raccontato di essersi ritrovato all’improvviso sulla gente ma di essersi immediatamente rialzato grazie ai compagni di squadra. «Ovviamente l’atleta concentrato sulla corsa è risalito in sella alla bicicletta riprendendo la gara. Non ha mai neppure immaginato che la collisione con la spettatrice di San Salvo avesse avuto conseguenze così gravi», ripete la stradale.
Il corridore lusitano ha chiesto di essere costantemente informato sulle condizioni di L.E.G., confidando in una sua rapida guarigione. La polizia ha finito di ascoltare i testimoni e gli organizzatori della gara e sta ultimando i rilievi tecnici nel punto in cui è avvenuto l’incidente. Presto il fascicolo sarà consegnato nelle mani del procuratore capo del tribunale di Vasto, Francesco Prete, al quale spetta prendere ogni decisione.
Nel frattempo grazie anche alla bravura dei chirurghi del San Pio che hanno operato la paziente, le condizioni di L.E.M. continuano a migliorare. I legali della donna, gli avvocati Maria Grazie Tana, Federica ed Elio Rocchio, come preannunciato, hanno avviato un’azione risarcitoria in sede civile. Gli avvocati vastesi si rapporteranno presto con il pool di legali che si occupano di incidenti e problemi legati al passaggio del Giro. (p.c.)
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