Donne investite nel Giro Chiesti i risarcimenti

San Salvo, per la polizia la caduta del ciclista è stato un fatto accidentale L’avvocato della spettatrice più grave: ha danni seri e anche un forte shock
SAN SALVO. «La caduta del ciclista che partecipava al Giro d’Italia e il conseguente ferimento di due spettatrici è stato un fatto accidentale. Le immagini non rilevano elementi colposi penalmente rilevanti». È quanto dichiara il dirigente del commissariato di Vasto, il vicequestore Cesare Ciammaichella, che indaga sull’incidente avvenuto venerdì a San Salvo poco dopo la partenza della tappa San Salvo-Pescara della carovana rosa.
Attraverso le immagini fornite da un videoamatore la polizia è riuscita a ricostruire l’accaduto. L’incidente è avvenuto nei pressi della Rotonda degli alpini, in un tratto in discesa. «Nell’affrontare un restringimento di carreggiata, i ciclisti si sono stretti», racconta Ciammaichella. «Un corridore ha toccato il compagno in un punto in cui sull’asfalto c’è lo scalino che permette il deflusso delle acque piovane e una escrescenza nell’asfalto. Il ciclista ha perso l’equilibrio ed è finito contro la signora colpendola all’addome. Il suo team lo ha aiutato a rialzarsi e a ripartire. È accaduto tutto in 30 secondi», sostiene il vicequestore, «le immagini raccontano la caduta accidentale», insiste il dirigente del commissariato.
Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, che non ha assistito alla caduta ma è arrivata pochi minuti dopo mentre caricavano la donna ferita in ambulanza, riferisce che il percorso del Giro è stato scelto dagli organizzatori. «Quello che importa è che la signora stia meglio», dice la Magnacca confidando di poter incontrare prima possibile la donna.
«Le condizioni della mia cliente migliorano. Certo ha subito un trauma notevole», spiega l’avvocato Maria Grazia Tana, legale della spettatrice ferita che segue la vicenda insieme al marito, Elio Rocchio, e alla figlia Federica. «Oltre all’asportazione della milza la signora ha subito anche delle lesioni al fegato». L’avvocato Tana insieme agli investigatori ha compiuto un sopralluogo nel punto in cui è avvenuto l’incidente e visionerà con cura i filmati. Il legale conferma l’intenzione di chiedere un equo risarcimento danni in sede civile per lesioni colpose.
«La mia cliente era sul marciapiede. Il corridore ha fatto cadere la donna che era davanti a lei e poi ha colpito L.G. con la testa. Il danno c’è ed è anche importante. L.G. merita di essere risarcita», ripete il legale. (p.c.)
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