I lavoratori davanti alla Sabino Esplodenti (foto di Gianfranco Daccò)

CASALBORDINO

Dramma del lavoro dopo la tragedia, lavoratori in strada alla Sabina Esplodenti

Azienda chiusa da tre mesi, i sindacati chiedono alla magistraturadi dissequestrare gli uffici e dell'area non interessata dell'esplosione

CASALBORDINO. Dopo l'esplosione costata la vita a tre operai, sulla Esplodenti Sabino incombe lo spauracchio del fallimento e della disoccupazione per gli 80 dipendenti. Alla tragedia segue il dramma di 80 famiglie. I lavoratori sono fermi da 3 mesi e l'azienda ha già perso importanti ordinativi. Questa mattina i lavoratori hanno organizzato un sit-in davanti alla polveriera.

"Chiediamo alla magistratura", hanno detto i rappresentanti sindacali, " di scindere le indagini sulla disgrazia dall'operatività dell'azienda. Chiediamo il dissequestro degli uffici e dell'area non interessata dell'esplosione. Ottanta famiglie chiedono di poter tornare a vivere dignitosamente. Nel rispetto dei nostri colleghi morti , chiediamo di poter vivere". (p.c.)

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