Due auto a fuoco a distanza di poche ore

In fiamme una Fiat Marea e una Smart: il primo incendio è doloso, sul secondo stanno indagando i carabinieri

SAN SALVO. Al mattino dei roghi che hanno distrutto due autovetture restano solo le carcasse annerite e il forte odore di bruciato. La natura dolosa dell'incendio di una Fiat Marea parcheggiata nella zona industriale è fuori dubbio. Al contrario per il rogo di una Smart Forfour parcheggiata sul lungomare della marina, i carabinieri propendono per l'ipotesi dell'autocombustione.

«Il proprietario è un tranquillo turista molisano e l'auto pare, gli avesse già dato dei problemi», assicura il capitano dei carabinieri, Giancarlo Vitiello.

Sulla riviera restano tuttavia i dubbi, molti interrogativi e tanta preoccupazione. L'incendio della Forfour ha danneggiato anche un albero ma ha rischiato di estendersi allo steccato in legno del parco marino del Biotopo costiero con le conseguenze facilmente immaginabili.

A vedere il fuoco per prime sono state alcune famiglie che abitano di fronte. Poco dopo lo scoppio dei pneumatici ha svegliato il resto del quartiere. I vigili del fuoco hanno faticato e non poco per domare le fiamme.

Della Smart resta ben poco. Il proprietario ha dichiarato ai carabinieri di essersi accorto dell'incendio quando ormai era tutto finito.

«Per fugare ogni dubbio continuiamo ad indagare senza scartare alcuna ipotesi», fa sapere il capitano Vitiello. Non ci sono dubbi invece sulla natura dolosa dell'incendio che ha distrutto una Fiat Marea parcheggiata a Piana Sant'Angelo.

«Non conosciamo ancora il nome del proprietario», afferma Vitiello, «stiamo cercando di rintracciarlo».

L'auto, un veicolo da rottamare, pare fosse da diverso tempo ferma sul ciglio della strada. Ad accendere la miccia potrebbe essere stato un teppista ma anche qualche ubriaco. Non è escluso neppure il dispetto. Gli investigatori non scartano l'ipotesi del messaggio veicolato con il fuoco.

«Le indagini sono solo all'inizio. Ogni considerazione potrebbe risultare azzardata», taglia corto il capitano dei carabinieri. I militari cercano eventuali testimoni.

I vigili del fuoco non hanno trovato tracce di liquido infiammante accanto alla Marea. Il piromane ha agito con una sorta di kit del fai da te.

Ha portato con sé il minimo per distruggere e poi, favorito dal buio, si è allontanto industurbato nella notte mentre il fuoco distruggeva insieme all'auto anche eventuali tracce.

I vigili del fuoco hanno trascorso la notte a San Salvo. Era ormai giorno quando stanchi ed esausti sono tornati nella caserma di via Madonna dell'Asilo.

Inevitabilmente i due roghi hanno riacceso in paese il fuoco della polemica.

La popolazione è sempre più preoccupata e invoca rimedi per riportare più serenità nel Vastese. I carabinieri tacciono e lavorano. Cercano eventuali testimoni.

Gli investigatori hanno compiuto accurati rilievi accanto ad entrambe le auto distrutte dal fuoco rilevando persino le impronte di scarpe lasciate sulla strada annerita.Niente viene lasciato al caso.

Paola Calvano

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