E il parcheggio diventa discarica

L’area vicino alla statua della Bagnante occupata dai rami degli alberi potati
VASTO. Un enorme contenitore per i rifiuti, intorno al quale campeggiano residui della potatura di alberi, pattume di ogni genere e perfino pneumatici. È stata trasformata in discarica l’area di sosta nei pressi della statua della Bagnante, a nord del litorale. Quasi la metà dei quaranta posti a disposizione delle auto è occupata dall’immondizia che continua ad accumularsi giorno dopo giorno, dando della località uno spettacolo desolante.
«L’amministrazione comunale aveva promesso la rimozione dei rifiuti», ricordano i titolari dei vicini stabilimenti balneari, che lanciano l’allarme anche sulle condizioni in cui versa il grande parcheggio lungo l’ex tracciato ferroviario. L’area di sosta dispone di settecento posti auto gratuiti. È comoda e è ha una localizzazione strategica per la riviera. Molti bagnanti per non incorrere nel salasso dei parcheggi a pagamento, le cui tariffe sono le più alte in assoluto se paragonate a quelle di altre località costiere vicine, preferiscono lasciare l’auto lungo l’ex tracciato, ma spesso le brutte sorprese non mancano. Il problema è che l’area è poco sicura. Molti gli automobilisti che al ritorno dal mare hanno trovato il finestrino rotto o la portiera manomessa. «Spesso non riescono a portar via nulla, perché non trovano niente, ma fanno danni», riferiscono al Beach bar di viale Dalmazia, «la presenza dell’area di sosta è strategica per il quartiere rivierasco, ma andrebbe resa maggiormente fruibile di sera, quando buona parte del parcheggio piomba nel buio. Se fosse più sicura e attrezzata potrebbe essere un valido aiuto per la viabilità della Marina anche in prospettiva della istituzione dell’isola pedonale».
A dire il vero l’amministrazione comunale nel corso degli anni è intervenuta lungo l’ex tracciato che è riuscita ad avere in comodato d’uso gratuito, asfaltando il tratto che costeggia la vecchia stazione di piazza Fiume. Ma resta il problema dell’illuminazione e dei ladri che, complici l’oscurità, agiscono indisturbati soprattutto di notte.
Anna Bontempo
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