progetto nelle scuole medie

Ecco come difendersi dal cyberbullismo

LANCIANO. Conoscere le regole della rete per non finirne vittime o danneggiare gli altri; essere consapevoli dell’uso che si fa delle nuove tecnologie; segnalare a genitori o educatori qualsiasi...

LANCIANO. Conoscere le regole della rete per non finirne vittime o danneggiare gli altri; essere consapevoli dell’uso che si fa delle nuove tecnologie; segnalare a genitori o educatori qualsiasi immagine o contenuto che crea disagio, anche se proviene da un coetaneo. Sono alcune, basilari, regole per navigare in sicurezza sul web, emerse nel convegno “Bullismo e cyberbullismo: insieme per prevenire” organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali nell’ambito del progetto “Diritti e Rovesci”. Circa cento alunni delle scuole medie cittadine: Mazzini, Umberto I e D’Annunzio, hanno partecipato all’incontro tenuto da rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’equipe socio-psico-educativa e legale minorile dell’ente e dell’Osservatorio regionale sul bullismo.

«L’esercizio quotidiano della legalità è l’obiettivo di questa amministrazione da quando si è insediata», spiega il sindaco Mario Pupillo, «“Smonta il bullo” è la campagna di sensibilizzazione, cui il Comune aderisce, per fornire a ragazzi, genitori e insegnanti mezzi e tecniche per contrastare il fenomeno e le sue forme più moderne». L’attenzione è stata puntata, infatti, sul cyberbullismo, ovvero forme di prepotenza e prevaricazione veicolate attraverso l’uso del computer e di altri dispositivi elettronici. Del resto, quasi tutti i ragazzi presenti al convegno possiedono un cellulare con connessione internet e gran parte anche un profilo facebook. «Internet è un mezzo potente ma bisogna essere consapevoli che si possono subire danni dalla rete», mette in guardia il sostituto commissario della polizia di Chieti, Antonio Di Verniere, specializzato in criminalità informatica, «quando si pubblica qualcosa on line è come metterlo in piazza: tutti possono vederlo e condividerlo in poco tempo. La rete conserva tutto, non cancella mai completamente i contenuti. E in rete si lasciano tracce, l’anonimato non è garantito del tutto».

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