Effetto Lulù, boom di separazioni

Dopo la scoperta della casa di scambisti c'è stata un'impennata delle richieste ai legali

VASTO. Le coppie scoppiano e l'estate non aiuta. Raddoppiate a luglio e agosto le richieste di separazione. «Sono dodici le coppie che si sono rivolte al mio studio legale a luglio e da lunedì ho già ricevuto altre tre richieste». I numeri forniti dall'avvocato Angela Pennetta raccontano la crisi della famiglia.

La formula "finchè morte non vi separi" non esiste più. I matrimoni durano sempre meno e quel che è peggio la maggior parte delle coppie si lascia con rancore.

Nel 2009 le richieste di separazione sono state un migliaio. Nel 2010 sono il 50% in più. Su un campione di 100 coppie più della metà entra in crisi. Coppie giovani che si separano pochi mesi dopo il matrimonio, ma anche coppie più anziane che con il sopraggiungere di problemi economici si disgregano.

L'estate ha favorito il fenomeno e provocato un sensibile incremento di separazioni. Tra l'altro, in coincidenza con la scoperta di una presunta casa di scambisti in città, il club Lulù, ancora al centro di un'inchiesta penale. Un centinaio le coppie vastesi che hanno deciso di dirsi.

Tanti i motivi che spingono due coniugi a lasciarsi. «L'ottanta per cento delle richiedenti è di sesso femminile. Il sessanta per cento delle separazioni è per colpa di tradimenti. Pochissime le separazioni consensuali», dice l'avvocato Angela Pennetta. «Rispetto al passato la cosa che colpisce di più è la rabbia e il rancore reciproco dei partner. La libertà sessuale, la maggiore facilità di intrecciare nuove relazioni in estate mette a dura prova le coppie. E molti coniugi trascurati o traditi non sono disposti a perdonare».

La "guerra dei Roses" sta impegnando decine di matrimonialisti. Alla ripresa delle udienze per il tribunale di Vasto ci sarà un gran dafare. Il fenomeno ha avuto una evoluzione preoccupante nell'ultimo biennio al punto da spingere la diocesi ad intervenire. Anche perchè le coppie non si accontentano più della separazione. Vogliono il divorzio e spesso l'annullamento del vincolo da parte della Sacra Rota. Monsignor Angelo Vizzari, vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico regionale non a caso un anno fa definì il fenomeno uno "tsunami" che imperversa nella società, devastando le fondamentali istituzioni civili ed ecclesiastiche.

Gli operatori del settore servizi sociali diretto da Caterina Barbato mettono a disposizione delle famiglie in crisi un pool formato da psicologi, sociologi e assistenti sociali che, con l'aiuto di un avvocato matrimonialista e delle parrocchie, tentano la mediazione familiare.

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