Emergenza acqua un esperto individua due nuovi pozzi

Sopralluogo dell’idrogeologo Celico incaricato dalla Sasi Le sorgenti a Bocca di Valle e a Colle Monaco

GUARDIAGRELE. Due nuovi pozzi saranno sufficienti almeno per lenire la sete della città del ferro battuto e del resto del comprensorio servito dall'acquedotto dell'Avello. E' il parere del professor Pietro Celico, l'idrogeologo napoletano di fama internazionale che in settimana ha diretto, interpellato dalla Sasi spa (il gestore del ciclo idrico per il Chietino), un giro di ricognizione sulle tracce di nuove possibili sorgenti alle pendici della Maiella.

La visita del docente dell'università Federico II rappresenta la svolta a lungo attesa dell'emergenza-acqua che continua anche in questi giorni, contraddistinti da un'erogazione ridotta a poche ore nella mattinata con punte negative di appena due ore e mezza per alcune zone della cinta urbana in prossimità della cisterna che serve il rione Cappuccini. Donatello Di Prinzio, assessore con delega alle manutenzioni, si dice ora ottimista sulle prospettive di incremento della portata, per il momento retta dalla Aca spa (il gestore per il Pescarese) con il prestito di flusso deviato dalle sorgenti del Foro verso la stazione di pompaggio di Bocca di Valle.

«Non sappiamo, perché al momento si tratta di dati inconoscibili, quale potrà essere la portata offerta dai nuovi pozzi», spiega, «ma si tratta di due fonti di approvvigionamento a Bocca di Valle e a Colle Monaco che risultano abbastanza vicine nel primo caso alla rete idrica in discesa dal Balzolo di Pennapiedimonte, cioè la condotta proveniente dalle sorgenti in quota dell'Avello, la seconda alla stazione di pompaggio».

Lavori di facile realizzabilità, dunque, ma resta l'incognita dei tempi per la certificazione della potabilità. «E' possibile», risponde l'assessore, «che tutto potrebbe essere approntato con relativa fretta, visto che le falde acquifere intercettate non presentano, per vicinanza alle attuali fonti di approvvigionamento, differenze geologiche rispetto a quelle già utilizzate».

Se così fosse, un nuovo flusso che potrà rimpiazzare quello ormai in verticale diminuzione dall'Avello potrebbe essere immesso nella rete già dai primi mesi del 2013.

«Se il professor Celico, autorità indiscussa nel campo dell'Idrogeologia», spiega Di Prinzio, «lo afferma con una sicurezza, noi non possiamo che essere d'accordo». (f.b.)

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