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Estrazione del gas dal lago «Anche l’Acea bocci il piano»

Appello dei sindaci alla società che gestisce la diga

BOMBA. Estrazione del metano vicino al lago: è il 15 maggio il termine entro il quale presentare le osservazioni al progetto della Forest. E i sindaci si chiedono che cosa farà l’Acea, gestore della diga.
La data ultima per la presentazione degli eventuali rilievi all’impianto che la società americana vuole realizzare a Bomba con tanto di raffineria non lontano dall’uscita della fondovalle Sangro per il paese, è pubblicata sul sito del comitato “Gestione partecipata territorio”. Il sodalizio - che nelle passate settimane ha tenuto una dozzina di incontri pubblici nei centri del comprensorio per fare informazione scientifica sui rischi che potrebbe causare al comprensorio l’apertura dell’impianto - ha mezzo in rete anche il modello da scaricare e utilizzare per il ricorso da presentare alla Regione.

L’impianto di estrazione che la Forest vorrebbe realizzare attraverso 5 pozzi, interessa un giacimento che è di 44 volte il volume del lago, per una durata di 15-20 anni e ricadente nei territori di Bomba, Torricella Peligna, Roccascalegna e Pennadomo. E’ prevista anche la realizzazione di una raffineria estesa per 20mila metri quadri e la costruzione di un metanodotto di 7,5 chilometri per il collegamento dell’impianto con la rete Snam.

Intanto i sindaci tornano a chiedere chiarezza all’Aceaelectrabel, la società che ricava energia elettica dal lago, visto che a oggi non risultano pronunciamenti ufficiali della società sul progetto della Forest. «E’ positivo che tutti i Comuni della zona, a partire da Bomba, abbiano espresso parere contrario alla valutazione di impatto ambientale della Forest», dice Camillo Di Giuseppe, sindaco di Altino, «ma uno dei rilievi più importanti, che se fosse negativo per questioni tecniche legate al rischio idrogeologico della zona e della diga potrebbe bloccare l’iniziativa di estrazione del gas metano, è quello dell’Aceaelectrabel, che fino ad oggi non si è espressa. Non vorremmo che un eventuale parere positivo rilasciato dalla società della diga spianasse la strada alla Forest, nonostante il no delle comunità locali e della Provincia, espresso nella seduta del consiglio comunale di Bomba di sabato scorso».

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