ATESSA

Ex Sevel, aumenta la produzione con nuovo personale da Melfi 

Crescono i ritmi di lavoro sulle catene di montaggio: registrato il record di 1.200 furgoni in un giorno Incontro cruciale tra sindacati e vertici della Stellantis Europe per i ritardi nelle consegne

ATESSA. Stellantis Europe Atessa ingrana la marcia e annuncia la necessità per lo stabilimento di aumentare la produzione giornaliera e di dover quindi far ricorso a personale proveniente da altri stabilimenti, i cosiddetti trasfertisti, in particolare da Melfi.
Lo ha comunicato ieri la direzione aziendale della fabbrica dei furgoni commerciali leggeri ai rappresentanti sindacati che compongono il comitato esecutivo. Che la ex Sevel fosse in un momento particolarmente impegnativo dal punto di vista produttivo lo si era capito già da qualche settimana con il ricorso costante a giornate di lavoro straordinario di cui un turno programmato proprio per oggi, al turno A.

E se le giornate extra in alcuni casi sono state annullate a qualche ora dalla programmazione lo si deve soltanto a problemi che stanno caratterizzando ormai da tempo il mondo della sub fornitura. La salita produttiva si è notata anche da un incremento del ritmo lavorativo sulle catene di montaggio che ha portato nei giorni scorsi anche al raggiungimento del record produttivo giornaliero di più di 1.200 furgoni realizzati in 24 ore. Secondo indiscrezioni lo stabilimento dovrebbe passare, nel giro di qualche giorno, dal produrre una media di 1.050/1.070 furgoni al giorno, alla realizzazione di 1.180 veicoli nello stesso arco di tempo. Per questo sarà necessario attingere al personale di altri plant in particolare, specifica la direzione aziendale, da Melfi.
Lo stabilimento lucano proprio ieri ha visto l'incontro, definito cruciale dalle parti sociali, tra azienda e sindacati per definire il cronoprogramma per l'aumento della produzione (a Melfi si costruiscono le Jeep Renegade e Compass e la Fiat 500 X) delle auto elettriche, l'arrivo di un quinto modello e la gestione delle trasferte che vede la chiamata dei dipendenti della Basilicata in massa anche negli stabilimenti di Termoli e Pomigliano d’Arco.

Intanto ad Atessa ci si prepara alla salita produttiva. Il mercato tira e il programma della direzione aziendale è di sfruttare al massimo gli impianti. Anche così, tuttavia, a causa dei problemi della componentistica, non si riuscirà a produrre tutti i furgoni richiesti e prenotati dai clienti.
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