Marrucino

Febo: Teatro, gestione opaca

Chiesto un vertice tra Cda e commissione Cultura

CHIETI. Un incontro urgente con il cda del Marrucino e la commissione comunale Cultura. È quanto chiede Luigi Febo, capogruppo di Chieti per Chieti, dopo aver già annunciato nei giorni scorsi la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti sulla gestione della deputazione teatrale.

Non va per il sottile Febo ed entra nel merito di una gestione che non riesce a comprendere e sulla quale chiede chiarimenti a tutto campo. «Se gli eventi della Settimana mozartiana saranno gestiti, amministrativamente, direttamente dal dirigente del settore cultura», dice il capogruppo di Chieti per Chieti, «vorremmo che Di Primio ci spiegasse qual è il ruolo dell’istituzione teatrale e come si spiega l’eventuale remunerazione dei componenti, se non amministrano e non decidono nulla. Il Comune», prosegue Febo, «continua a sostenere anche le spese del personale tecnico del Teatro Marrucino, procedendo al reclutamento senza nessuna selezione, ma per semplice chiamata e, per quel che ci risulta, ma ci piacerebbe essere smentiti, evitando di computare queste spese di personale nei limiti imposti dal patto di stabilità. Cito , a esempio, il costo complessivo per due mesi di 26.700 euro».

Poi riferisce delle spese per sistemazione alberghiera e ristorazione, importo complessivo circa settemila euro, effettuate nella scorsa edizione della Settimana mozartiana e che, a suo dire, sono state rimborsate su semplice presentazione di fattura ma senza indicare chi avesse usufruito di questi servizi. «Non sono contro la Settimana mozartiana o contro il fatto che a dei lavoratori, ormai espertissimi, vengano offerte opportunità di lavoro», rimarca Febo, «quello che trovo scandaloso è che il personale venga assunto senza il rispetto della legge, che si spendano tanti soldi pubblici in questo modo assolutamente inopportuno e nonostante i precisi limiti imposti dalle norme contabili sui costi di rappresentanza, nonché il fatto che non è dato ricavare dagli atti di spesa l’identità dei beneficiari di tali spese». (s.b.)

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