Fiaccolata per Alex, il 18enne travolto in bici un anno fa: «La tua morte monito per chi va in strada»

Torce e bracciali catarifrangenti sul luogo della tragedia: «La politica dia sicurezza alla viabilità contro le stragi»
ORTONA. «Alexandru, la tua tragica e prematura scomparsa è stata la scintilla per la nostra riorganizzazione, con la donazione dei tuoi organi hai ridato speranza di vita a persone bisognose di cure. Alla tua giovane età sei stato un esempio per tutti noi e per i tuoi amici. In questo luogo sentiremo sempre la tua presenza e finché sarai ricordato tu vivrai anche nei nostri cuori». È il messaggio che l’associazione “Quartiere Fonte Grande” ha impresso nella targa scoperta ieri al termine della fiaccolata del primo anniversario della morte di Alexandru Arteni, per tutti Alex. È stata deposta a futura memoria lungo via De Ritis, nel punto esatto in cui la notte tra il 3 e il 4 settembre dello scorso anno, il pizzaiolo di origini rumene, che aveva 18 anni, era stato trovato agonizzante dopo essere stato investito mentre tornava a casa in bicicletta dopo aver terminato il suo turno di lavoro in un locale del centro. Il conducente dell’auto, un 49enne che dopo aver investito Alex non si era fermato, nel luglio scorso ha patteggiato 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio stradale e omissione di soccorso, con sospensione della patente per 2 anni e 8 mesi. Il giovane ortonese ha invece perso la vita il 5 settembre 2024, lasciando un dolore immenso nella famiglia e nella comunità che ieri lo ha ricordato con grande commozione.
Dopo la messa celebrata da don Enrico, un cordone di cittadini si è diretto sul posto della tragedia. Torce, giubbotti e bracciali catarifrangenti – alcuni creati dalla madre di Alex, Cristina Adriana, insieme a portachiavi a forma di bicicletta – hanno illuminato il percorso creando un contagioso sentimento di cordoglio, ma anche di speranza per un futuro più sicuro sulle strade. La fiaccolata di ieri è stata infatti anche l’occasione per i cittadini di ribadire esigenze collettive. «Vogliamo lanciare un messaggio di senso civico affinché la morte di Alex non sia stata vana: occorre comportarsi in modo corretto in strada», ha detto il presidente dell’associazione di quartiere Nicola Mastricci, «ma serve anche un impegno concreto della politica su sicurezza stradale e viabilità, per evitare altre tragedie. A Fonte Grande, purtroppo, non abbiamo mai avuto collegamenti ciclabili e pedonali con il centro città», ha aggiunto, «e su questo ci appelliamo a chi ha il potere di intervenire. Parliamo sempre del ponte ciclopedonale con Ortona perché per noi sarebbe un collegamento sicuro, ma si parta almeno dall’installazione di dissuasori luminosi in via De Ritis. La targa che scopriamo oggi (ieri per chi legge, ndc)», ha concluso Mastricci, «deve diventare come una pietra d’inciampo, un monito per chiunque entri a Fonte Grande da questa via che ormai sembra una pista di go-kart».
Presente alla messa anche l’assessore a urbanistica e decoro urbano Fabio Palermo. «Stiamo lavorando a dissuasori di velocità e alla realizzazione di marciapiedi sicuri», ha riferito al Centro. «Con l’assessore Simone Ciccotelli», ha aggiunto, «stiamo poi lavorando al progetto “PINQuA” che ci consentirà di realizzare percorsi ciclabili utili, e stiamo studiando soluzioni ecosostenibili di pronta realizzazione per il collegamento tra Fonte Grande e la zona stadio di Ortona».
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