Un fiore giallo lasciato sulla statale 81. Nel tondo, Alessia Di Febbo e il marito

ORSOGNA / PAESE DISTRUTTO DAL DOLORE

Fiori e lacrime per Alessia: «Addio mamma coraggiosa» 

L’incidente mortale sulla statale 81, il sindaco Salerni pronto a dichiarare il lutto cittadino. L’imprenditrice era stata appena nominata vice segretaria del Pd: «Donna dolce come poche»

SAN MARTINO SULLA MARRUCINA. La gerbera gialla è legata al guardrail con un nastro. La vita di Alessia di Febbo, mamma di 42 anni, si è interrotta qui, poco prima del ponticello che passa sulla statale 81, all’altezza di San Martino sulla Marrucina. È il giorno dopo l’incidente stradale che l’ha strappata al marito Roberto D’Angelo (43) – guidava lui il pick up Mitsubishi L20 che si è scontrato con una Fiat 500L – e ai figli Anna Sofia e Giuseppe, 4 e 11 anni, che erano restati a casa con la nonna, mentre i genitori stavano andando all’Ikea di Sambuceto a ritirare i mobili nuovi per la cameretta. Qualcuno ha deciso di lasciare nel luogo dello schianto questo fiore giallo che simboleggia la gioia e la soddisfazione per un traguardo raggiunto. Sembra un controsenso, nel giorno in cui un lutto indicibile lega due realtà: quella di Orsogna, dove Alessia viveva con la famiglia, e quella di Ortona, la sua città d’origine. Ma non è così: perché Alessia, prima di sabato pomeriggio, di traguardi ne aveva centrati parecchi. «Viveva una vita piena di gioia», riassumono le amiche di sempre.

L'incidente mortale sulla strada statale 81 a San Martino sulla Marrucina
«Un dramma del genere frantuma l’anima di un’intera comunità», dice don Giuseppe Liberatoscioli, il parroco del paese che conosceva benissimo quella mamma «coraggiosa e determinata, capace di dedicarsi totalmente ai figli ma anche di portare avanti un lavoro impegnativo. In un momento del genere, una famiglia va completamente in crisi. Ma adesso Roberto e i suoi bimbi non vanno lasciati soli: sono certo che, dopo questo momento buio, sapranno ricominciare il loro cammino. L’ho ricordato anche nell’omelia di stamattina: c’è sempre l’imponderabile che può sconquassarti la vita da un momento all’altro».
Nel giorno dei funerali, che verranno celebrati non prima di mercoledì, il sindaco Ernesto Salerni proclamerà il lutto cittadino: «Non ci sono parole per questa tragedia troppo grande. Diciamo addio a una donna dolce come poche. Lei e il marito vivevano a pieno la vita del paese, basti pensare che Roberto è il presidente del consiglio d’istituto del Comprensivo di Orsogna, che racchiude le scuole materne, elementari e medie». Arabella Tenaglia, avvocatessa, era legatissima ad Alessia. «Perdo un’amica preziosa», dice con la voce spezzata dalle lacrime. Poi, ricorda le sue passioni. In primis quella forte, fortissima per la natura, che l’aveva spinta a scegliere di portare avanti l’azienda agricola di famiglia nonostante una laurea in Giurisprudenza, come il marito avvocato. E poi la cucina, le giornate al mare, le passeggiate in montagna. Alessia aveva anche scelto di impegnarsi politicamente: pochi giorni fa era stata eletta vice segretario del circolo Pd di Orsogna.
I carabinieri della stazione di Casacanditella e del nucleo operativo e radiomobile di Chieti stanno ricostruendo nel dettaglio la dinamica dell’incidente. Dai primi rilievi, è emerso che a invadere la corsia opposta è stata la 500L, guidata da R.F., 39enne di Rapino: insieme alla figlia di tre anni che viaggiava con lui, è stato trasportato in ospedale per precauzione. Il pm Marika Ponziani aprirà, come atto dovuto, un’inchiesta per omicidio stradale per individuare le responsabilità dello schianto e affiderà l’autopsia. Ma oggi c’è spazio solo per il dolore. È sera quando Roberto viene dimesso dall’ospedale di Pescara e torna nella sua casa di Orsogna, da Anna Sofia e Giuseppe. Loro non sanno ancora che la mamma non ce l’ha fatta.
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