Fisco, scoperta maxi evasioneCoinvolte oltre 40 società

Tramite un giro di fatture per operazioni inesistenti, accumulavano crediti di imposta. Le società coinvolte hanno sede nelle province di Pescara, Chieti e Teramo, ma anche in Calabria, Marche e Lazio
PESCARA.
Coinvolte nella frode oltre 40 società tra loro collegate e con sede non soltanto nelle province di Pescara, Chieti e Teramo, ma anche in Calabria, Marche e Lazio. L'indagine dei funzionari dell'Ufficio Controlli della Direzione Regionale dell'Abruzzo ha consentito di acquisire prove sulla stretta interconnessione esistente tra le società e di individuare il meccanismo fraudolento utilizzato per conseguire illeciti risparmi d'imposta e accumulare rilevanti crediti Iva.
In pratica, tramite una serie di società "cartiere", venivano emesse fatture per operazioni inesistenti che davano origine a richieste di rimborsi o a indebite compensazioni. I soggetti interposti, nel giro di due/tre anni, facevano poi perdere le loro tracce, con la messa in liquidazione, l'assoggettamento a procedure concorsuali o il trasferimento.
L'Agenzia delle Entrate ha trasmesso all'autorità giudiziaria competente i verbali e gli elementi emersi durante l'indagine, per valutare i presupposti di una eventuale azione penale.
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