Parco della costa teatina

Fli: «Area perimetrata». Febbo: «Manca la zonizzazione»

VASTO. «Il Comune ha provveduto dal 2011 a delineare una proposta di perimetrazione del Parco della costa teatina votata in consiglio anche da quelle forze politiche moderate che ritengono il...

VASTO. «Il Comune ha provveduto dal 2011 a delineare una proposta di perimetrazione del Parco della costa teatina votata in consiglio anche da quelle forze politiche moderate che ritengono il turismo un’occasione per risollevare l’economia».

A rispondere all’assessore regionale Mauro Febbo, che nel corso di un convegno sulla Costa dei trabocchi aveva puntato l’indice contro i comuni costieri, è il consigliere comunale di Fli, Nicola Del Prete. «Sulle considerazioni di Febbo mi sarei aspettato una risposta da parte dell'amministrazione comunale», attacca l’esponente della minoranza, «il consiglio nel novembre 2011 approvò la proposta di perpetrazione, corredata da tutte le planimetrie. La delibera fu approvata con 17 voti. Votammo in favore anche noi di Fli, ossia il capogruppo Davide D’Alessandro e il sottoscritto, dopo che la maggioranza accolse alcuni dei nostri emendamenti ed escluse una proposta di Rifondazione comunista che avrebbe voluto includere nell’area da perimetrare anche Palazzo D’Avalos. Vasto crede fermamente nella realizzazione del Parco della costa teatina e per questa ragione ha perimetrato un’ampia porzione del suo territorio costiero che ingloba anche il costone orientale della città ed il nucleo urbano della marina», aggiunge Del Prete, il quale precisa di «non difendere l’operato dell'amministrazione comunale, ma l’occasione storica che abbiamo di tutelare ciò che resta da salvare della nostra costa, con la prospettiva di non imbalsamarla, ma di renderla fruibile per un turismo sostenibile e diversificato nei servizi. Tra chi vorrebbe cancellare del tutto il Parco e chi, al contrario, vorrebbe sfruttarlo per ingessare il territorio noi portiamo avanti una posizione intermedia», conclude il consigliere.

Immediata la contro replica dell’assessore regionale. «Del Prete dovrebbe sapere la differenza tra perimetrazione e zonizzazione», dice Febbo, «il comune di Vasto deve ancora esprimersi e decidersi sulla ripartizione delle sue zone visto che nella zona 1, esiste sia la riserva naturale Punta Aderci sia un’attività portuale con altre aziende e società in piena attività. Invito pertanto il consigliere a sollecitare l’amministrazione». (a.b.)

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