Fondovalle, dopo la tragedia il caos autovelox: «Difficile fare controlli efficaci»

Il comandante della polizia locale: «Serve coordinamento tra i comuni attraversati dalla strada». E Borrelli propone di finanziare il Fondo regionale per la viabilità
ATESSA. C'è chi la percorre tutti i giorni per lavoro e ha constatato di persona il pericolo che deriva dalla mole di auto, camion, bisarche e autobus che attraversa la Fondovalle Sangro. Una strada a scorrimento veloce che sovente, come testimoniato dai sindaci, si trasforma in un circuito di Formula 1, con veicoli che sfrecciano oltre i 100 chilometri orari o si lanciano in sorpassi azzardati.
Il problema della sicurezza sulla statale 652 è tornato sotto i riflettori dopo il drammatico schianto di domenica, costato la vita a tre donne. L'arma in mano ai comuni, quella dei controlli di polizia locale con i rilevatori di velocità, ultimamente è diventata spuntata a causa del “caos autovelox”, con la Cassazione che ha annullato le multe elevate tramite dispositivi «approvati» ma non «omologati». A fine novembre è terminato il censimento del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ha pubblicato l'elenco ufficiale dei dispositivi e dei sistemi di rilevamento della velocità autorizzati sul territorio nazionale. Dei comuni attraversati dalla Fondovalle Sangro, compaiono solo Atessa, Paglieta e Fossacesia. «È un'arteria stradale particolare per poter operare controlli efficaci», dice il comandante della polizia locale di Atessa, Enzo Menna. «Attraversa più Comuni per pochi chilometri, ad esempio Atessa ha competenza su circa 7 chilometri. In genere noi calendarizziamo 3 o 4 controlli al mese, ma non tutti gli enti hanno le stesse possibilità. Servirebbe un'azione coordinata, però ultimamente c'è stato un freno per via della questione nazionale. Siamo in una fase transitoria».
A supporto della sicurezza stradale arriva anche la proposta del sindaco Giulio Borrelli: quella di finanziare il Fondo unico regionale per la viabilità con le risorse a disposizione discrezionale dei singoli consiglieri regionali, così da aumentare i fondi per la manutenzione straordinaria delle strade comunali e provinciali. Una proposta condivisa anche da Ali Abruzzo. Le comunità di Pennadomo e Quadri, intanto, attendono di poter dare l'ultimo saluto a Stefania Pantalone, 67 anni, Silvana Iezzi, 58, e Loredana Abbonizio, 54, morte nel frontale. Una tragedia che ha scosso i due paesi, poiché erano tre donne che davano molto alle rispettive comunità. La procura di Lanciano ha disposto l'esame autoptico. Oggi viene conferito l'incarico e, a seguire, potrebbero svolgersi le perizie medico-legali, al termine delle quali le salme saranno riconsegnate alle famiglie per la sepoltura. Nel giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino.

