Fonte del Borgo torna a splendere

Pale e secchi, i volontari ripuliscono la zona dalle erbacce e dai rifiuti

LANCIANO. Erbacce, muschio e rifiuti sono un ricordo. Anche la fonte del Borgo, dopo quella di Civitanova, è tornata alla vita. Un risultato ottenuto dopo ore di lavoro e fatica, viste le dimensione della fonte, da parte dei circa 50 volontari dell'associazione Frentania Consumatori, dell'associazione Le tre contrade (Santa Maria Dei Mesi, Torre Marino e Candeloro); l'associazione Sant'Egidio, il gruppo Protezione civile Ana di Lanciano e la sezione provinciale dell'associazione forestali.

Muniti di pale, picconi, scalpelli, secchi, guanti e di tanto amore verso il patrimonio storico della città, i volontari hanno riportato alla luce la fonte, le maschere in pietra dalle quali sgorga l'acqua, l'antica pavimentazione. «Abbiamo prima raccolto decine di secchi di rifiuti», racconta Luca Bozza, presidente di Frentania Consumatori. «Cartacce, bottiglie di plastica e di vetro, pile esauste. Rifiuti buttati soprattutto sul versante che ridà sulla strada».

Mentre alcuni volontari raccoglievano l'immondizia alcune signore, scalpelli e scope alla mano, hanno pulito mattone per mattone la scalinata della fonte, che risale al XVI secolo ed è iscritta nell'elenco dei monumenti nazionali. Un lavoro certosino quello delle signore. Altrettanto meticolosa la pulizia della fonte, detta anche della Pietrosa, dalle erbacce e dal muschio che copriva le bocche delle sei teste (che rappresentano volti umani con criniere di leone) dalle quali sgorga limpida e fresca l'acqua che scivola poi lungo il lavatoio dove un tempo, le donne lavavano i panni e riempivano le conche di acqua.

«E' tornata alla luce la pavimentazione originaria», aggiunge Bozza, «nascosta sotto circa 20 centimetri di terra». Ma, la novità più importante per le due fonti storiche della città è la volontà, delle associazioni, di adottarle. «Presenteremo una richiesta ufficiale in Comune per adottare le due fontane, assicurandone la pulizia,la frubilità e l'organizzazione di almeno un evento l'anno», annuncia Bozza.

«Sarebbe anche un occasione per attrezzare l'area con panchine dove i turisti, che scendono in Pietrosa, possono sostare», aggiunge Eugenio D'Ovidio, presidente dell'associazione Le tre contrade. «Per il Comune è fondamentale l'aiuto delle associazioni nel curare i monumenti e l'adozione è il modo migliore per farlo. Condividerò con le associazioni un percorso di recupero ambientale della città», afferma Eugenio Caporrella (Pdl), assessore all'ambiente presente durante i lavori assieme all'assessore alle finanze Ermando Bozza.

Restano alcuni ritocchi, come ripristinare la targa che indica la fontana, cancellare le scritte sui muri e sistemare i cartelli che ne spiegano la storia, ma, fonte del Borgo e fonte Civitanova, dopo anni, sono uscite dall'oblio e tornate alla vita.

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