Garage svaligiati di pomodori, olio e salumi

Ladri buongustai nel rione San Paolo. Codici: il sindaco faccia qualcosa per dare sicurezza ai residenti

VASTO. I ladri “buongustai” sono tornati in azione nel quartiere San Paolo ed hanno svaligiato tre garage. È andata male, invece, ai ladri acrobati che hanno preso di mira alcuni appartamenti di viale Perth, sulla Circonvallazione istoniense. In un caso il rientro del padrone di casa ha obbligato i ladri a saltare dal balcone, al primo piano di una palazzina. Anche l’altro furto è stato sventato dalla vittima, ma in questo caso i ladri sono fuggiti dalla porta.

I vastesi sono furiosi. Lo sono le famiglie a cui nei giorni scorsi sono state portate via le provviste di pomodori, olio e salumi. Famiglie che riescono a malapena con lo stipendio ad arrivare alla fine del mese. Trovare le dispense vuote è stato davvero un brutto colpo.

«Si rischia di scatenare una guerra fra poveri», afferma Riccardo Alinovi, dellaassociazione Codici. Sia lui che il responsabile regionale Domenico Pettinari condividono il timore paventato al prefetto De Marinis dal sindaco di Cupello,Angelo Pollutri e dal consigliere provinciale Camillo D’Amico di una guerra fra poveri. «È necessario trovare al più presto una soluzione che eviti la giustizia fai da te», dicono.

«Sono deluso dall’atteggiamento del sindaco Luciano Lapenna», dice Pettinari. «In occasione della visita a Vasto del giudice Nicola Trifuoggi, il primo cittadino promise una maggiore attenzione per la sicurezza della città e il potenziamento della vigilanza. Non è accaduto nulla», si rammarica Pettinari. «Molti cittadini ci esortano a organizzare delle fiaccolate per far arrivare la loro disperata richiesta d’aiuto al ministero. La gente è esasperata, ma ha anche molta paura e la paura spesso fa commettere sciocchezze», dice Riccardo Alinovi.

Entro un paio di mesi in città dovrebbe arrivare la videosorveglianza. L’associazione Codici chiede al sindaco Lapenna di poter partecipare alle riunioni nel corso delle quali si deciderà l’ubicazione delle telecamere. «La nostra associazione così come Confcommercio, Confesercenti ed altre associazioni del territorio», sostiene Alinovi, «potrebbero essere molto utili nell’indicare le zone più vulnerabili e a rischio. Vorremmo inoltre conoscere meglio la natura degli impianti», chiede Alinovi. (p.c.)