Giorgia, chiesa gremita all’addio Il papà: «Sei stata nostra, grazie»

26 Agosto 2024

Folla anche all’esterno di Sant’Antonio per i funerali della 19enne morta giovedì nell’incidente in moto La mamma Maria Carmela: «Vicini alla famiglia di Carlo». La preside: la tua scuola ti abbraccia col cuore

LANCIANO. «Sei stata l'amica che tutti avrebbero voluto. Vivrai attraverso di noi e noi per te». Si tengono per mano i compagni di scuola di Giorgia Apollonio, mentre danno l'ultimo saluto alla 19enne strappata alla vita da un tragico incidente in moto. Alle 16 di una calda domenica d'estate, nel giorno del lutto cittadino, la chiesa di Sant'Antonio straripa di giovani e famiglie. Per tutti qualcosa è cambiato la sera del 22 agosto, quando da Fossacesia è arrivata la ferale notizia di due giovani vite spezzate, quella di Giorgia e di Carlo Rizzi, 18 anni. Papà Luca e mamma Maria Carmela non si staccano dalla bara bianca fiorita di rose, accompagnano con una carezza quella figlia mancata troppo presto. Subito dietro il fratello Francesco entra in chiesa abbracciato agli zii.
«Il tragico evento dell'altra sera ha sconvolto tutti noi», dice nell'omelia il parroco, padre Francesco Concato, «in queste ore ricordiamo solo gli ultimi minuti di Giorgia, la tragedia che è avvenuta, ma ci sono anche 18 anni di benedizione. Il dolore è tantissimo, ma c'è l'altro risvolto, la bellezza che è stata creata. Ricorderemo Giorgia e Carlo sapendo che hanno creato bellezza in mezzo a noi, e questa bellezza può continuare, ne siamo eredi».
C'è una folta rappresentativa del liceo classico Vittorio Emanuele II, la scuola in cui Giorgia si era appena diplomata, e ci sono preside, colleghi e studenti del liceo scientifico Galilei, dove insegna mamma Maria Carmela. «Non ancora riusciamo ad accettare come possa essere capitato a te», dicono i compagni dall'altare, «sei sempre stata al nostro fianco, abbiamo passato tanti momenti insieme e adesso che non ci sei più, non ci resta che aggrapparci al tuo ricordo». «Ci consola il fatto di averti potuto curare e proteggere in questi anni», aggiunge la dirigente scolastica Angela Evangelista, «di aver contribuito a farti star bene con noi, perché a scuola hai passato la maggior parte del tempo della tua crescita. Veglia su tutti noi, Giorgia, dai la forza a chi ti ha voluto e ti vuole bene di accettare questo dolore. La tua scuola ti abbraccia con tutto il cuore, fai buon viaggio».
Ma un viaggio sono stati anche i 19 anni di Giorgia, da poco compiuti, che papà Luca ripercorre in un messaggio dolcissimo. «Eri perennemente concentrata sul tuo aspetto e non uscivi mai di casa senza essere al top. Ma io amavo tutte le tue amabili imperfezioni e ti vedevo sempre bellissima, come ti dicevano tutti. Amavo le tue centomila gradazioni di carattere, il tuo animo artistico. Amavo il fatto che volevi dimostrare il tuo valore, non sempre compreso, scegliendo Giurisprudenza, con l'idea di portare un po' di giustizia e diventare un giorno magistrato. Questa tua mancanza la dovremo colmare con tutto ciò che ci hai lasciato ed insegnato. Grazie di essere stata nostra». In ultimo prende la parola mamma Maria Carmela: «Grazie per queste parole, grazie per la vostra vicinanza in questi giorni, è stata preziosa per affrontare questo momento drammatico. Giorgia era una ragazza speciale, era il nostro sogno. Una figlia meravigliosa, adorabile, una nipote, un'amica eccezionale». E poi conclude: «Un pensiero anche a Carlo e alla sua famiglia, che in questo momento stanno vivendo una tragedia come la nostra».
Fuori, nel piazzale stracolmo di gente, il volo di palloncini bianchi saluta Giorgia nel suo ultimo viaggio.